Cicali e Volpi sul podio nell’ultima giornata. L’Italia chiude con un poker d’argento

Si chiude con un doppio argento l’avventura dell’Italia negli ICF Canoe Sprint & Paracanoe World Championships 2025. Nella domenica all’Idroscalo di Milano, arriva il secondo posto di Susanna Cicali nel K1 5000 e di Christian Volpi nel KL2 200. Le due medaglie di domenica si aggiungono agli argenti conquistati venerdì 22 da Andrea Di Liberto (K1 200) e Viktoryia Pistis Shablova nel VL1 200.
Le finali
Nella penultima gara della manifestazione, Cicali cerca fin da subito di occupare le posizioni di vertice, iniziando dai primi giri una battaglia per la seconda posizione. Al traguardo la classe 1992 ferma il cronometro sul 23:54.97. Davanti a lei la svedese Melina Andersson (23:10.86), mentre il bronzo va alla norvegese Anna Margrete Sletsjoee (24:17.48). Per Cicali un altro podio a livello internazionale, in un 2025 ricco di soddisfazioni, nel quale erano già arrivati l’argento agli Europei di Racice, il secondo posto in Coppa del Mondo a Poznan e il bronzo ai World Games di Chengdu nel K1 short distance. “E’ stata una stagione sorprendente, sono felicissima – le sue parole dopo la gara – sono partita molto più forte rispetto alle mie aspettative. Il passo è stato un po’ duro, però con la spinta del tifo di casa si può fare tutto”.
L’altra medaglia azzurra arriva dalla paracanoa con Christian Volpi (Gruppo Sportivo Difesa) che lotta fino all’ultimo metro in una finale serratissima, dove i distacchi finali sono nell’ordine dei centesimi di secondo. Il suo crono finale (44.21) è infatti inferiore di un solo centesimo rispetto a quello dell’uzbeko Azizbek Abdulkhabibov, mentre sono 17 i centesimi di ritardo dal britannico e campione del mondo David Phillipson. “L’importante era mantenere il sangue freddo e non aver paura di tentare – ha affermato dopo la finale – sono andato in gara cercando di mantenere la freddezza necessaria. Non so se sarebbe andata allo stesso modo se avessimo rifatto la gara, perché i distacchi erano veramente minimi”. Due medaglie, quelle conquistate dalla spedizione azzurra nella giornata conclusiva di domenica, che arrivano dalla Toscana. Susanna Cicali, infatti, è nativa di Firenze, mentre Christian Volpi è livornese.
Si conclude con un sesto posto la corsa iridata del C2 500 di Carlo Tacchini e Gabriele Casadei. Dopo una partenza non perfetta, la coppia non riesce a recuperare il distacco accumulato inizialmente, terminando la gara in 1:41.60. A trionfare sono i russi Petrov e Shtyl (1:39.63), tra i favoriti alla vigilia, davanti a Cina e Ungheria. “Poteva essere un’ottima giornata, ma non è andata come pensavamo – ha commentato Tacchini dopo la prova – è successo un imprevisto in partenza, ma non so se in ogni caso saremmo riusciti a restare dietro agli altri”. “Ci aspettavamo andasse meglio – le parole di Casadei – siamo comunque lì con gli altri, sta a noi lavorare per recuperare il gap”.
Tacchini, tornato in acqua nel pomeriggio per il C1 5000, termina al quinto posto la seconda gara della sua domenica, dopo aver lottato per il podio per tutta la prima metà di gara. Alla fine, l’atleta delle Fiamme Oro chiude in 24:50.51 la finale che vede il moldavo Serghei Tarnovschi conquistare l’oro in 23:41.31, davanti allo spagnolo Duro e al polacco Glazunow. Top ten anche per Andrea Dal Bianco, decimo nel K1 5000 che chiude la cinque giorni di gare all’Idroscalo. Per l’azzurro dei Carabinieri il tempo finale di 22:21.55, nella prova vinta dal danese Mads Brandt Pedersen (20:53.89) davanti al sudafricano Lovemore e all’ungherese Varga.
Settima piazza per Samuele Burgo e Tommaso Freschi nella finale del K2 500. La coppia delle Fiamme Gialle ferma il cronometro si ferma sull’1:30.82; a vincere è l’Ungheria in 1:28.28, precedendo Portogallo e Germania. Termina con un settimo posto anche la prova del C1 200 di Olympia Della Giustina. La classe 2004 chiude in 47.92 la finale vinta dall’ucraina Liudmyla Luzan (46.09) davanti alla cubana Yarisleidi Cirilo Duboys (46.27) e a Ekaterina Shliapnikova (46.59). Settima posizione anche per Veronica Biglia nel VL2 200, terminando in 1:07.92 la finale vinta da Anastasia Miasnikova (AIN) in 1:02.62, davanti alla canadese Hennessy e alla britannica Chippington.
Lucrezia Zironi trionfa nella finale B del K1 200 femminile, superando il traguardo in 42.44 davanti alla serba Novakovic e all’ungherese Gazso. Irene Bellan e Meshua Marigo sono ottave nella finale B del K2 500 femminile in 1:52.04, dopo aver mancato di un soffio l’accesso alla finale A al sabato. Sesta piazza per Giacomo Cinti nella finale B del K1 500 maschile, chiusa con il tempo di 1:44.95.
“Abbiamo messo tutti gli atleti nella miglior condizione per gareggiare e questo è il risultato più importante”, il commento di Antonio Rossi, vicepresidente vicario della Federazione Italiana Canoa Kayak. “Ho ricevuto molti complimenti che giro alla segretaria federale, a tutta l’organizzazione e ai volontari che hanno lavorato con grande passione e dedizione superando qualunque ostacolo. C’è stato grande entusiasmo nella squadra, tante finali raggiunte, alcune che mancavano da tempo. Essere tra i primi al mondo non è una cosa da poco – ha aggiunto – certo c’è da lavorare perché siamo al primo anno del quadriennio che ci porterà a Los Angeles ma partiamo da una base molto alta che ci fa essere ottimisti. Finiamo questi mondiali di velocità con grande entusiasmo, tutti gli atleti hanno fame di vittorie, la stessa che avevo io e questa è la cosa più importante.
E’ stata una stagione molto lunga che ci ha regalato tantissime soddisfazioni in tutte le discipline e anche nelle categorie giovanili ma non è ancora finita perché abbiamo altri appuntamenti importantissimi come i Mondiali di canoa slalom in Australia, quello di Discesa, di SUP e ocean racing”.
“E’ un percorso lungo e questo è il primo passo di un quadriennio che ci porterà alle Olimpiadi di Los Angeles – il commento del direttore sportivo del settore canoa velocità, Paolo Tommasini – “abbiamo cercato di creare una nuova consapevolezza nel nostro movimento, capendo che i nostri atleti, tecnici e società hanno dimostrato di poter competere in un sistema di altissimo livello. Avevo chiesto ai ragazzi di trovare la serenità e uno spirito positivo, di avere fiducia nel gruppo di tecnici che li guida e nel lavoro che è stato fatto. La riposta è stata molto importante e siamo contenti, abbiamo creato una base che si fonda sulla consapevolezza, adesso bisogna solo lavorare”.
Con la cerimonia di chiusura e la tradizionale consegna della bandiera alla federazione polacca è ufficialmente calato il sipario sugli ICF Canoe Sprint & Paracanoe World Championships 2025, l’appuntamento con la rassegna iridata è a Poznan nel 2026.
