Sport e Motori

Rocchetti saluta la Nazionale Trial. Un decennio di crescita per il movimento italiano

Il bilancio di fine mandato del CT alla vigilia dell'ultimo appuntamento della stagione, il Campionato del Mondo di Abu Dhabi. A succedergli sarà Fabiano Grande, tecnico di terzo livello e molto attivo nello sviluppo e nella promozione della disciplina

Con l’ultima prova di Coppa del Mondo di Trial, nella quale Diego Crescenzi ha ottenuto il miglior piazzamento italiano di sempre nella categoria Elite 20”, chiudendo al sesto posto nella classifica generale e al quinto nell’ultima gara a Mouilleron le Captif (Francia), si avvicina la conclusione del lungo mandato di Angelo Rocchetti come CT della Nazionale italiana Trial. Sebbene la stagione si concluderà ufficialmente con il Campionato del Mondo ad Abu Dhabi il 17 dicembre, questa gara ha rappresentato comunque un momento significativo del percorso di Rocchetti, che, dopo oltre un decennio alla guida della Nazionale, ha tracciato un bilancio positivo del suo operato.

Angelo Rocchetti commenta:

“In questi anni ho visto crescere enormemente il livello degli atleti. Sono aumentate la qualità e la partecipazione alla disciplina, con più società, gare e strutture, contribuendo a una diffusione capillare del movimento. Concludo con soddisfazione questo percorso, che culminerà con il Campionato del Mondo ad Abu Dhabi, il mio ultimo impegno da CT”.

A succedergli sarà Fabiano Grande, già collaboratore nel 2024 per quanto riguarda la gestione delle gare del circuito della Coppa Italia. Tecnico di terzo livello, Grande ha avviato il suo percorso nel trial tramite l’attività del figlio, creando un park alle porte di Roma e contribuendo a sviluppare il settore. “Puntiamo ad ampliare la base dei praticanti e a far crescere i nostri migliori atleti per raggiungere traguardi importanti, mantenendo la continuità con quanto costruito,” ha dichiarato il nuovo CT.

Il presidente Cordiano Dagnoni, a nome di tutto il movimento, saluta il tecnico bergamasco: “Angelo ha impresso una svolta al movimento trial, lavorando con abnegazione e riuscendo a massimizzare le risorse a sua disposizione. Rispettiamo la sua decisione di percorrere altre strade. A nome di tutto il movimento lo ringrazio per quanto fatto in questi anni e gli auguro le migliori fortune per il prosieguo della sua attività”.

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