Cultura e Società

Le Mammole dal 18 gennaio Teatro Elfo Puccini, biglietti e prenotazioni

Debutta martedì 18 gennaio 2011 al Teatro Elfo Puccini di Milano l’opera Le Mammole – prova o ripetizione di un dramma romantico, di Michel Marc Bouchard

 

LA TRAMA – In una prigione del Quebec, nel 1952, un gruppo di carcerati mette in scena la storia di uno di loro, il vecchio Simon, accusato di omicidio. Simon non ricorda nulla dei momenti precedenti l’accaduto. Ad assistere alla messinscena viene chiamato l’unico testimone del fatto avvenuto quarant’anni prima, diventato col tempo un alto prelato. Sarà lui, confessando la sua colpa, a liberare Simon dal peso di aver creduto, per tutto quel tempo, di essere il responsabile della morte del suo primo amore.

 

IL CAST – Gli attori sono i bravi Nicola Bortolotti, Fausto Caroli, Andrea Collavino, Lorenzo Fontana, Giancarlo Judica Cordiglia e Luigi Valentini, con la regia di Lorenzo Fontana, assistente alla regia/dramaturg Valentina Diana, luci Cristian Zucaro. La traduzione è di Francesca Moccagatta, produzione “15febbraio” con il sostegno di Sistema Teatro Torino

 

COMMENTO DI LORRENZO FONTANA, regista e attore – “Le mammole, prova o ripetizione di un dramma romantico” è un testo che ho letto molti anni fa, incuriosito dalla versione cinematografica che mi capitò per caso di vedere al festival di cinema a tematica gay “Da Sodoma a Hollywood”. Col tempo la mia percezione di quella drammaturgia è molto cambiata e trovandomi dopo anni ad avere l’occasione di metterlo in scena ho capito che l’urgenza , rispetto a quella che poteva essere anni fa, era radicalmente differente. Quello che  ho pensato, immaginando il gruppo al lavoro, è stato un impatto il più crudo e spoglio possibile, sia con lo spazio che con la storia. Ho chiesto agli attori di lavorare con l’assenza degli elementi, con un’idea di teatralità essenziale, in antagonismo con la materia drammaturgica, ricca di rimandi barocchi e dialoghi lunghi e articolati. Con Valentina e gli attori abbiamo cercato di arrivare a rendere tutto il più “necessario”possibile, a volte anche spaventandoci per le scelte drastiche che la strada scelta ci obbligava a fare. Ma era proprio questo il senso del lavoro: la ricerca di una rappresentazione fatta. il più possibile  solo di relazioni e di conflitti. Abbiamo tralasciato tutti gli aspetti melodrammatici, cercando di concentrare la nostra attenzione sul percepire in ogni momento il fatto che stessimo rappresentando qualcosa, cercando di osservare quello che succedeva, lasciando più spazio ai silenzi e all’improvvisazione. Stando in scena così, quasi senza appigli, era davvero solo il pubblico il nostro interlocutore, come nel testo  per i carcerati/attori  lo è Monsignor Bilodeau. Il pubblico, un massimo di 100 spettatori, è posizionato  intorno allo spazio scenico. In questo modo il contatto con gli attori è immediato e molto più vicino, naturalmente. Questo ci ha permesso di preservare degli aspetti di intimità della storia e dei rapporti, che in un’ altra situazione sarebbero andati perduti.

 

COMMENTO DI VALENTINA DIANA, dramaturg e assistente alla regia – “Il mio lavoro inizialmente è consistito nell’individuare crudelmente tutto quello che poteva essere eliminato dal testo, avendo deciso che lo spettacolo non durasse più di un’ora e un quarto non era possibile mantenere il testo integrale. Si è trattato dunque di operare una prima selezione testuale e di “testarla” insieme agli attori. In questa fase non è possibile non sbagliare, e non operare continui “adattamenti” in funzione di quello che succede durante le prove e di quello che definirei una sorta di coerenza tra le istanze dei personaggi (ciò che non può mancare affinché il personaggio non sia privato della propria logica interna) e l’istanza (nostra, mia e di Lorenzo) di brevità: Che non si tenga niente di inutile, che non si tolga niente di indispensabile. Il dramaturg ha questo ruolo che consiste, diciamo, nell’esercizio di una certa elasticità logica. Elasticità perché le risposte non sono sempre univoche, e perché le necessità cambiano nel corso del lavoro, logica perché il ruolo di chi osserva (in questo caso il mio) è appunto quello di indicare una via logica, o, ancora meglio, di indicare quello che a tale logica non pertiene, ossia, indicare quello che non c’entra: le cose inutili, le superstizioni, i vizi di forma, le scorciatoie. Ho cercato di svolgere questo lavoro di “indicatore” logico, rispetto al testo e rispetto alle azioni degli attori in relazione ad esso”

 

LA PRODUZIONE “15FEBBRAIO” – 15febbraio nasce nel 2008 a Torino. Nel 2009 presenta Sport. Una pièce. Primo studio di E.Jelinek che debutta a Cosenza, coprodotto con il Centro R.A.T. Teatro dell’Acquario ed è ripreso in coproduzione con il Festival delle Colline Torinesi; il Secondo studio è presentato in prima nazionale a luglio al Festival Teatro a Corte della Fondazione TPE. Con Comitragedia spaziale di Valentina Diana partecipa al Festival Terre di Frontiera. Con Sistema Teatro Torino, all’interno del festival Prospettiva 2009, è prodotto e presentato in prima nazionale Le mammole di M.M.Bouchard e sempre con Sistema Teatro Torino debutterà nella prossima stagione Fratelli di Valentina Diana, con la regia di Valentina Diana. 15febbraio ha preso parte agli incontri tranfrontalieri di CARTA BIANCA 2009 a Chambéry. Da questi incontri sono nate diverse collaborazioni importanti: il Théâtre des Salines Scène nationale de Martigues è il distributore in Francia di Servizio di pulizia o corpo sociale, la prima collaborazione con la regista Claudia Hamm, che ha debuttato, nella versione francese, a gennaio 2010 a Aix-en-Provence ed è stato ospite al Théâtre des Bernardines di Marsiglia all’interno del festival “Arrêtons le gaspillage”. Still live è la prima tappa della prosecuzione di questo lavoro. 15febbraio continua inoltre l’attività nella sua piccola sede di Torino in Via Baretti 31a, al quarto piano, dove propone letture e mises en espace.

 

Spettacolo “Le mammole – prova o ripetizione di un dramma romantico”

  • Teatro Elfo Puccini – Sala Bausch, C.so Buenos Aires, 33 – Milano
  • 18 – 30 gennaio 2011, ore 20.30 (da martedì a sabato) – ore 15.30 (domenica)

 

Biglietti

  • Intero euro 30 – Martedì euro 19
  • giovani < 25 anni euro 15 – anziani > 65 anni euro 15 – gruppi scuola euro 11

 

Prenotazioni

  • Corso Buenos Aires 33 – tel. 02 00 66 06 06
  • lunedì 14.30/19.30 | martedì – sabato 11.30/19.30
  • domenica il botteghino apre un’ora e mezza prima dell’inizio dello spettacolo
  • Prenotazioni on-line: www.elfo.org

 

Di Redazione

 

 

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio