Writer Milano con tag Bsc ed Edn, indagati minorenni, chiesta condanna per associazione a delinquere
A seguito di una attività di indagine condotta dal Nucleo tutela decoro urbano della Polizia Locale, anche attraverso la consultazione di social network, 6 minorenni italiani risultano indagati per avere realizzato tra il 2010 e 2011 centinaia di tags, spesso di grosse dimensioni, sotto due medesime sigle ‘Bsc’ ed ‘Edn’.
Secondo quanto rilevato, l’area degli imbrattamenti, compiuti con raid notturni, era principalmente confinata tra:
- piazzale Bacone (luogo di ritrovo della “crew”),
- via Eustachi,
- via Plinio,
- via Farneti,
- viale Abruzzi.
La Polizia Locale ha chiesto al Pubblico Ministero che ha coordinato le indagini, il sostituto procuratore del Tribunale dei minori, Anna Maria Fiorillo, di contestare alla “crew” anche il reato di associazione per delinquere, poiché i soggetti si incontravano allo scopo di imbrattare gli edifici cittadini. I writer rischiano dunque una pena di estrema gravità che implica anche la reclusione in carcere.
Il Nucleo tutela decoro urbano, per contrastare il fenomeno dei writers, ha creato una banca dati delle ‘tags’: un importante strumento per riconoscere le firme degli imbrattatori e che è già stato usato in sede processuale.
Dal 2006, infatti, a Milano sono stati spesi 35 milioni di euro per la ripulitura degli edifici, mentre 6 milioni di euro è il conto che la sola Atm ha dovuto pagare nel 2010 per rimediare ai vandalismi perpetrati sui mezzi pubblici.
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Di Redazione