Truffa bambini del terzo mondo, noto attore milanese indagato per frode da 570mila euro
L’impianto accusatorio sostenuto dal PM di Milano Bruna Albertini, è chiaro: un noto attore milanese avrebbe fondato una Onlus per aiutare i bambini delle favelas di Rio de Janeiro e dei villaggi del Kenya, appropriandosi invece di ingenti quantitativi dei fondi destinati alla beneficenza.
Il fatto, ampiamente affrontato dalle note trasmissioni Striscia la notizia e Italian Job, aveva inizialmente indignato, poi suscitato scalpore, poi attivato Procura e Guardia di Finanza che hanno iniziato le indagini attraverso specifiche verifiche.
Ora, le Fiamme Gialle hanno annunciato la chiusura della fase di indagini preliminari, avendo raccolto abbastanza materiale per sostenere che, tra marzo 2044 e aprile 2009, l’attore si sia appropriato per esigenze personali della gran parte dei fondi raccolti durante le serate di promozione del progetto. Dei circa 650mila euro raccolti, infatti (ma secondo gli Inquirenti la cifra sarebbe molto più sostanziosa), secondo dall’accusa ne sarebbero stati effettivamente donati soltanto 80mila.
Le Autorità hanno inoltre posto sotto sequestro 7.325 libri fotografici atti a sensibilizzare i lettori sulle iniziative della Onlus dell’attore: anche tali pubblicazioni sarebbero state realizzate utilizzando i fondi delle donazioni.
Alla luce di tutto ciò il PM ha formulato, per per l’attore e un altro soggetto, le accuse di appropriazione indebita e falso materiale, falso in atto pubblico e uso di documenti falsi.
Solo in capo dell’attore pende anche l’accusa di truffa.
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Di Redazione