Rapina trans via Novara Milano con botte e sassate, sotto accusa il personale sanitario che non avrebbe riservato attenzioni mediche adeguate alla vittima, subito ricoverata
Il fatto risale a 10 giorni fa.
La vittima è un trans brasiliano di 49 anni e, il caso, non coinvolge solo i suoi aggressori, ma anche presunte negligenze mostrate dal personale medico dell’ospedale dove il il 49enne, in condizioni fisiche gravissime a causa delle lesioni subìte, è stato trasportato a seguito del pestaggio.
A portare alla luce l’avvenimento è l’avvocatessa del trans, alla quale la vittima si è rivolta e che ora sta seguendo il caso.
Secondo quanto dichiarato, il 49enne è stato aggredito in via Novara e, dopo una scarica di sassate, pugni e calci “di una violenza inaudita”, gli aggressori gli hanno rapinato borsa e cellulare.
Subito dopo è iniziata l’odissea sanitaria poiché, nonostante in condizioni “spaventose”, tanto gravi da causare una prognosi riservata, secondo quanto riportato dalla vittima e sostenuto dal suo avvocato, il trans non avrebbe ricevuto le adeguate attenzioni mediche.
A prova di ciò il fatto che, nonostante ancora in prognosi riservata e con i punti chirurgici non ancora riassorbiti, il 49enne ha lasciato l’ospedale per raggiungere il proprio avvocato e spiegare tutto quanto successo.
Ora la parola passa al legale che, per prima cosa, chiede perché il personale ospedaliero non abbia fatto denuncia appena ricoverato il trans, tanto più che gli aggressori sarebbero tutte persone “già note alle forze dell’ordine” e che “se la prendono coi più deboli, anziani o diversi».
Sono in atto le indagini.
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di Redazione