Via Padova ambulatorio abusivo all’interno di un negozio di giocattoli, ferramenta e abbigliamento
Le indagini andavano avanti da 2 settimane, dopo che le Autorità avevano scoperto un appartamento-dormitorio in via Venini dove, tra le altre cose, le cantine erano a rischio esplosione a causa di impianti a gas non a norma e fili elettrici “penzolanti”, canne fumarie collegate al muro con nastro adesivo e tubi della fognatura a vista.
Nel bilocale erano stati scoperti in particolare due clandestini che, l’attività investigativa, ha ricondotto all’operazione di via Padova in quanto, le due persone, si sono rivelate essere il medico e l’assistente trovati nel negozio adibito a clinica abusiva.
I tre agenti del Settore Sicurezza che hanno operato in borghese dopo giorni di indagini, all’interno di un negozio di via Padova destinato alla vendita di giocattoli, ferramenta e abbigliamento, hanno scoperto un paziente cinese steso su un lettino in attesa di essere sottoposto a un’ecografia.
Il “medico” che lo stava visitando era una donna cinese clandestina, incinta, senza alcun requisito professionale.
Il costo di ogni visita andava dai 10 ai 20 euro. A piantonare l’ingresso l’assistente cinese irregolare, marito della donna, insieme al titolare dell’esercizio commerciale.
Gli agenti hanno quindi sequestrato un ecografo, un computer, 20 flaconi di compresse con scritte in cinese, 3 flaconi di creme, un catalogo di farmaci in lingua cinese e 220 euro proventi delle visite, ed è stata inoltrata la richiesta di sequestro dell’esercizio commerciale.
La “dottoressa”, che visitava anche a domicilio, è stata denunciata per abuso della professione medica e detenzione di farmaci imperfetti (non autorizzati dal Ministero).
Segnalati alle Autorità giudiziaria per favoreggiamento ad attività illegali, invece, i due titolari del negozio (una coppia di cinesi regolari), e il marito della “dottoressa”.