Cronaca

Orari scuole elementari statali milanesi, approvato servizio di pre-scuola e giochi serali per aiutare i genitori vincolati agli orari di lavoro

AulaÈ stato approvato in Giunta un provvedimento che finanzia per i prossimi due anni il servizio di pre-scuola e giochi serali nelle primarie milanesi, grazie ad un investimento di oltre 4.400.000 euro. 

 

 

Il servizio di pre-scuola in funzione dalle ore 7.30 – 8.30, e di giochi pomeridiani dalle ore 16.30 – 18.00, è riservato agli alunni delle scuole elementari statali che, per motivi familiari (ad esempio il lavoro dei genitori) devono essere a scuola prima, o uscire dopo, l’orario normale.


Il servizio si svolge presso 135 scuole primarie statali presenti sul territorio cittadino, e impegnarà  circa 5900 alunni per le attività di pre-scuola, e 5150 per le iniziative pomeridiani. A questi si aggiungono circa 40 bambini disabili.

 

Durante l’ora mattutina (7.30/8.30), dopo l’accoglienza dei bambini, si svolgeranno attività di intrattenimento ludico/ricreative.

 

Nella fascia pomeridiana (16.30/18.00), dopo la merenda, sono invece previste attività di tipo sportivo/motorio, linguistico/didattico e ludico /artistico.

 

Durante l’anno scolastico, inoltre, i bambini potranno divertirsi a creare manufatti e biglietti augurali per le più significative ricorrenze del calendario.

 

“Si tratta di un servizio molto apprezzato – ha commentato l’assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali Mariolina Moioli – che abbiamo voluto rinnovare per i prossimi due anni scolastici perché vogliamo andare incontro alle esigenze e alle richieste delle famiglie milanesi, e soddisfarne il maggior numero possibile”.

 

“Tra gli alunni che ne usufruiranno – ha aggiunto l’assessore – circa 150 sono minori che seguiamo con interventi personalizzati, anche attraverso la collaborazione dei servizi per la famiglia. Siamo infatti convinti che il valore aggiunto per i nostri ragazzi, soprattutto per quelli più fragili, sia quello di incanalare in un unico processo l’intervento educativo con quello sociale”.

 

Di Redazione
 
 
 

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