Assolto uomo racket delle case popolari
Assolto per insufficienza di prove un uomo coinvolto nell’inchiesta sul racket delle case popolari.
L’ARRESTO – L’uomo era stato arrestato il successivo 11 novembre insieme a due donne.
GLI ARRESTI DOMICILIARI – L’uomo aveva poi ottenuto gli arresti domiciliari, infine revocati il 25 giugno dal collegio, che aveva imposto però nei suoi confronti l’obbligo di firma.
LE ISTANZE DEL PM E DI PARTE CIVILE – Nei confronti dell’imputato il PM Antonio Sangermano aveva chiesto 5 anni di carcere, mentre il Comune, parte civile nel processo, aveva chiesto 51mila euro di risarcimento dei danni patrimoniali e di immagine.
LA SENTENZA – Ora la sentenza è stata emessa dai giudici dell’Ottava Sezione Penale del Tribunale di Milano che specificamente, alla lettura del dispositivo, hanno dichiarato “insufficiente la prova” raccolta dall’accusa per condannare l’imputato come partecipante a un’associazione per delinquere finalizzata all’occupazione abusiva di stabili pubblici attiva in particolare nella zona Niguarda. Il collegio giudicante ha inoltre dichiarato l’inefficacia del divieto di dimora a carico dell’uomo e ha dato tempo 90 giorni per il deposito delle motivazioni della sentenza di oggi.
IL COMMENTO DEL VICESINDACO E ASSESSORE ALLA SICUREZZA RICCARDO DE CORATO – “Mi domando poi come si faccia a parlare di inerzia del Comune” ha detto il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato a seguito della lettura del verdetto. “Questa sentenza è un segnale di resa della giustizia di fronte al racket delle occupazioni abusive”.