Arrestato spacciatore parco Sempione già fermato 35 volte, si era spacciato per pakistano, etiope, marocchino, algerino e nigeriano
Un tunisino clandestino di 33 anni è stato arrestato dalla Polizia Locale di Milano, colto in flagranza di reato mentre spacciava droga, presumibilmente hashish, al Parco Sempione.
Il nordafricano era stato già fermato altre 35 volte, 11 delle quali per spaccio, reato per cui era finito in carcere 3 volte.
In più, a suo carico anche un ordine di espulsione emesso dalla Questura di Gorizia ed era già stato espulso dalla Questura di Potenza.
Nella permanenza da irregolare ha utilizzato più alias ‘spacciandosi’ tra l’altro per pakistano, etiope, marocchino, algerino e nigeriano.
Da inizio anno è il 36esimo pusher fermato dagli agenti della Polizia Locale e la 52esima operazione a contrasto del traffico di stupefacenti.
“I numeri da guinness dei primati di questo pusher a tempo indeteminato – spiega il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato – dimostra che di fronte ai clandestini la mano dei giudici continua a essere morbidissima. Il che rende difficile il contrasto al fenomeno.
“E’ sorprendente che la serialità con cui vengono compiuti reati che destano allarme sociale, – prosegue il vicesindaco, – la falsificazione delle identità per ostacolare i rimpatri, il mancato rispetto dei provvedimenti della Questura, non siano elementi sufficienti a trattenere soggetti simili in carcere né a rimpatriarli definitivamente. Nel frattempo a Milano salgono a 483 i clandestini fermati da inizio anno dalla Polizia Locale ”.
“Le diverse operazioni contro i pusher specie nei parchi – sottolinea De Corato – sono la dimostrazione che la Polizia Locale sta dando un contributo alla lotta alla droga, rispondendo alle esigenze di sicurezza dei cittadini. E grazie ai controlli degli agenti e alle 44 telecamere installate solo al Parco Sempione quest’area è in particolare ben difesa.
“Un impegno che si estende sul piano amministrativo all’ordinanza che vieta l’acquisto e l’uso di stupefacenti in luogo pubblico, – conclude De Corato. – In base a tale provvedimento sono state comminate 401 sanzioni nei primi sette mesi dell’anno”.
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