Cangiari, boutique etica viale Monte Santo nata da immobili confiscati alla ‘nrangheta
La boutique al primo piano di viale Monte Santo 10 nasce da uno spazio confiscato alla mafia e che il Comune di Milano ha destinato, tramite bando, alla nuovissima iniziativa che coniuga il sociale con il mondo della moda.
“A Milano l’utilizzo a fini sociali dei beni confiscati alla mafia è una realtà consolidata. Questo spazio è un esempio significativo delle scelte che abbiamo compiuto nella lotta alla criminalità organizzata. Cinquanta metri quadrati confiscati alla ‘ndrangheta, che tornano ai milanesi in questa nuova veste, in linea con la vocazione di Milano alla moda ma anche all’impegno per il sociale e per l’ambiente”. Così è intervenuta il Sindaco Letizia Moratti, insieme con Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali, all’inaugurazione dello “Spazio Cangiari”, la prima boutique del “lusso etico, sociale ed ecologico”.
‘Cangiari’, infatti, è un brand del Consorzio Sociale Goel, un consorzio di imprese sociali che ha come mission il cambiamento della Calabria e opera per il riscatto delle comunità locali.
“Cangiari”, non a caso significa “cambiare” in idioma calabrese e siciliano: cambiare passando dalla condizione di vittime della prepotenza a quella di protagonisti del proprio destino.
I capi e gli elementi per la casa ‘Cangiari’ sono realizzati secondo le antiche tradizioni calabresi, con tessuti al telaio manuale, materiali pregiati e lavorazioni artigianali di alta qualità.
“Grazie all’accordo siglato nel 2008 con Governo, Prefettura e Agenzia del Demanio – ha spiegato il Sindaco – il Comune ha assegnato già 83 immobili destinati a progetti con finalità sociali e istituzionali, come il sostegno ai padri separati, il reinserimento di madri in difficoltà, l’emergenza abitativa e occupazionale, l’aiuto ai nuovi poveri e ai soggetti fragili“.
Di Redazione