Anziano maltrattato da badante via San Mamete Milano, vittima di 86 anni
Col volto tumefatto e un orecchio coperto di sangue. E’ in questo stato che un anziano di 86 anni si è presentato alla porta quando il campanello della sua abitazione in via San Mamete, qualche giorno fa, ha cominciato a suonare. Davanti all’uscio di casa alcuni vicini, preoccupati dal fatto che fossero passati ormai diversi giorni dall’ultima volta in cui era s’era affacciato sul pianerottolo.
I SEGNI DELLE PERCOSSE SUL VISO – Preoccupazione, però, che non ha fatto altro che acuirsi una volta che i condomini hanno constatato quelli che erano evidenti segni di violenza sul viso dell’anziano. Immediatamente è scattata la chiamata al 118. E da lì a richiedere anche l’intervento delle forze dell’ordine il passo è stato breve.
– L’arrivo dei Carabinieri ha portato così alla luce una squallida vicenda fatta di botte, violenze psicologiche e umiliazioni, di cui si sarebbe resa protagonista la badante dell’86enne, una romena di 53 anni da tempo al suo servizio.
“IN FONDO MI VUOLE BENE, LA PERDONO” – Secondo quanto riportato, la vittima, in un primo momento, ha anche provato a difendere la sua aguzzina davanti ai militari. “In fondo mi vuole bene, mi accudisce, la perdono”, avrebbe detto loro.
– Ma durante il prosieguo del racconto l’anziano si è finalmente lasciato andare confessando la più atroce verità. Le percosse, infatti, si sarebbero protratte per mesi. Con le mani e, talvolta, anche con alcuni oggetti che alla donna – col vizio dell’alcol e l’ubriacatura molesta -, capitavano di volta in volta tra le mani.
QUELLE URLA PROVENIENTI DALL’APPARTAMENTO – Il pover’uomo ha sopportato tutto in silenzio per lunghi mesi. A farlo desistere dal denunciare la donna il fatto che, a parte un nipote che vive a Parma, non avesse nessun altro su cui fare affidamento.
– Ma alla fine, l’evidenza dei fatti ha preso il sopravvento. I vicini di casa hanno anche raccontato di aver udito, in alcuni frangenti, le urla dell’anziano provenire dall’appartamento, senza tuttavia denunciare la cosa a chi di dovere.
L’ARRESTO DELLA DONNA – Per la badante, risultata peraltro già arrestata nel 2007 per lesioni aggravate e nel 2009 per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, sono scattate subito le manette.
– Da parte sua, al momento dell’arresto, nessun commento. Ma avrà sicuramente molto presto di che raccontare agli inquirenti.
– A prendersi cura dell’86enne, seppure in via temporanea, ci penserà suo nipote, in attesa di una sistemazione più idonea.
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S.P.