Protesta condizione treni Trenord, l’esasperazione di una pendolare. Foto
Non si fermano le segnalazioni per lo stato dei treni che, i pendolari, si trovano davanti ogni mattina per arrivare a Milano. Di seguito la protesta e le foto inviate alla nostra Redazione (redazione@cronacamilano.it), da una passeggera esasperata: “Il treno era pieno fino all’orlo; gente anche con biciclette e addirittura qualcuno che tenta di trasportare mobiletti – ha spiegato la nostra lettrice. – Questo quando già non c’è spazio per i pendolari, tenete conto che il 30 % di noi è rimasto a terra!”. Nel dettaglio:
OGNI MALEDETTA MATTINA – “Vi voglio segnalare anche questa mattina (martedì 8 marzo, ndr) – scrive la signora A.S – la situazione vergognosa di un treno proveniente da Novara e diretto a Milano, con fermata alle 08.47 a Rescaldina.
BICICLETTE, MOBILETTI, RESSA– “Innanzitutto il treno porta 8 minuti di ritardo – prosegue la passeggera –, e al suo arrivo a Rescaldina questa è la situazione:
– pieno di gente fino all’orlo,
– c’è chi porta la bicicletta,
– come si intravvede da una foto, qualcuno addirittura tenta di trasportare dei mobiletti!
…E LA GENTE RIMANE GIÙ – “Tutto questo – aggiunge A.S –, quando già non c’è spazio per i pendolari, e tenete conto che il 30 % di noi è rimasto a terra e ha dovuto aspettare il treno successivo!
L’INFERNO A BORDO, E FORSE NEANCHE SI RIESCE A SALIRE – “Ma mi chiedo – osserva la cittadina –: possibile che ogni giorno debba essere un viaggio da terzo mondo e non ci debba essere nemmeno la certezza di poter salire su un treno?
PERCHÉ TRENORD NON AUMENTA I VAGONI? – “Se Trenord sa che a quell’ora il numero dei pendolari è di un certo tipo – prosegue la passeggera –, perché presenta treni con un numero ridotto di vagoni e fa viaggiare le persone stipate in quel modo (oltretutto mi permetto di pensare che il tutto vada aldilà della sicurezza, perché un treno carico di gente fino all’orlo è tutt’altro che sicuro)? Eppure noi tutti paghiamo regolarmente il biglietto o l’abbonamento.
DOVE SONO I VANTAGGI PER NON USARE L’AUTO? – “Rimane la solita vergogna – osserva ancora la cittadina –. E poi parliamo di non utilizzare l’auto a favore dei mezzi pubblici, ma in questa maniera?
GRAN FINALE: ANCHE LA SCALA MOBILE GUASTA – Ah, per concludere il viaggio disastroso aggiungo – conclude la nostra lettrice –, che poi arrivi a destinazione e PUNTUALMENTE nemmeno la scala mobile funziona. Direi che non funziona nulla. Un saluto, A.S.”
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