Vista a rischio per 200mila diabetici lombardi
Gli oculisti dell’Ospedale di Garbagnate Milanese: “Presso il nostro Centro, diagnosi precoci con strumenti avanzati e terapie tempestive possono salvare la vista.”
Milano, 19 dicembre 2023 – In Lombardia le persone con diabete sono 587.000 di cui circa una su tre potrebbe avere una qualche forma di retinopatia diabetica, una malattia “silenziosa” che può svilupparsi a lungo senza sintomi ma che è fra le principali cause di ipovisione e cecità al mondo.
“La retinopatia è una delle complicanze più comuni e temute del diabete mellito con un enorme impatto sulla qualità di vita del paziente. – spiega il dott. Alessandro David, Direttore S.C. Oculistica ASST Rhodense, Azienda ospedaliera di Garbagnate e Rho – Una diagnosi precoce è fondamentale per impedire il verificarsi di danni oculari che possono portare alla cecità. Ma molti diabetici non sanno di avere una retinopatia e la scarsa consapevolezza rischia di provocare un grave ritardo nella cura e preclude la possibilità di un intervento precoce e salva-vista.”
Le persone con diabete, soprattutto dopo i 40 anni, dovrebbero sottoporsi periodicamente all’esame del fondo oculare, anche in assenza di una sintomatologia specifica, in modo da poter identificare precocemente la comparsa di lesioni prima dello sviluppo di ulteriori complicanze come l’edema maculare diabetico.
“Le malattie della retina che possono colpire i diabetici restano asintomatiche per molto tempo. – dichiara il dott. David – Per questo le persone che soffrono di retinopatia diabetica e di edema maculare diabetico spesso arrivano alla diagnosi tardivamente. Ma basterebbe sottoporsi regolarmente ai controlli oculistici per ridurre in maniera significativa il rischio di perdere la vista.”
L’Oculistica dell’Ospedale di Garbagnate Milanese mette a disposizione strumenti avanzati e terapie tempestive che possono salvare la vista. Come conferma il dott. David: “Presso il nostro Centro sono disponibili strumenti diagnostici di ultima generazione e trattamenti efficaci anche per i casi più gravi, fra cui le iniezioni intravitreali che iniettano il farmaco direttamente all’interno dell’occhio con un impianto a lento rilascio e che consentono di ridurre il numero di iniezioni e migliorare sia l’aderenza terapeutica che la qualità di vita dei pazienti. L’impianto a lento rilascio permette di ottenere un’efficacia terapeutica fino a 6 mesi. Presso il nostro centro, inoltre, abbiamo predisposto un piano diagnostico – terapeutico in modo da inquadrare al meglio il paziente e fornirgli la migliore indicazione terapeutica: dalle terapie argon laser di ultima generazione a quelle intravitreali. Ciò ha permesso di migliorare l’aderenza terapeutica e rallentare la progressione della retinopatia. Grazie a questa importante attività diagnostico-terapeutica la gestione di questi pazienti nell’ultimo anno ha subito un incremento del 50% e ha un trend positivo rappresentando un importante traguardo di salute pubblica”
Ogni minuto in Italia viene effettuata una nuova diagnosi di diabete. Gli italiani che soffrono di diabete sono quasi 4 milioni, il 6,6% della popolazione. Le patologie della retina legate al diabete sono fra le principali cause di cecità al mondo. Si stima infatti che la prevalenza di qualunque tipo di retinopatia in persone con diabete sia del 35%, mentre quella della retinopatia proliferante (pericolosa per la vista) sia del 7%.
Gli esperti raccomandano alle persone con diabete di sottoporsi a controlli regolari ogni due anni se la retinopatia è assente o ogni anno se lieve. Ma secondo le statistiche, solo 1 paziente diabetico su 2 si sottopone a controlli regolari che permettono di scongiurare l’avanzare della patologia e il rischio di perdere la vista.