Una ricchissima rassegna di eventi per celebrare Le Cinque Giornate di Milano
Cinque giorni di eventi culturali, approfondimenti, percorsi di riscoperta della Città, con il coinvolgimento attivo di luoghi chiave del Risorgimento milanese.
Si tratta di un contenitore di eventi promossi dall’Assessorato Turismo, Marketing territoriale, Identità del Comune di Milano, con la collaborazione di diverse prestigiose realtà culturali attive a Milano, dal Museo del Risorgimento, all’Istituto di studi Manzoniani, al Museo dei Martinitt. Un percorso che si snoda tra momenti commemorativi e di tradizione, visite guidate, incontri di approfondimento, musica e letture. Dalla cerimonia di commemorazione che si svolge tradizionalmente in Piazza Cinque Giornate il 18 marzo, prende avvio un vasto panorama di appuntamenti che, ruotando attorno alla ricorrenza dei moti milanesi del ’48, offre un’ampia panoramica sull’Ottocento milanese attraverso la letteratura, la musica e le arti.
“Cinque giornate che hanno delineato in maniera indelebile i tratti distintivi e identitari di una città come Milano. E’ opportuno ripensare a quelle giornate, a quei personaggi, al di là della loro indiscussa rilevanza storica, quale esempio della volontà di un popolo di riappropriarsi della propria terra, della propria libertà e indipendenza” così commenta l’Assessore al Turismo Marketing Territoriale, Identità Massimiliano Orsatti. “In questo grande avvenimento – continua Orsatti – c’è già tutto lo spirito della Milano migliore: la capacità di unire risorse e forze per conseguire grandi obiettivi e raggiungere importanti traguardi”.
Al fianco di conversazioni, visite guidate e concerti non mancano momenti più divertenti come il concerto itinerante di campane, curato dalla federazione Campanari Ambrosiani, che coinvolge tre campanili storici del centro, lungo un asse che va da Via Torino fino a San Vittore, passando per Sant’Ambrogio. Si tratta di un rara opportunità di ascoltare questi campanili che hanno mantenuto il sistema manuale di azionamento a corde. Nel cartellone spiccano le possibilità di visitare l’interessantissimo Museo dei Martinitt e Stelline, oppure il Museo del Risorgimento nel rinnovato allestimento.
Il festival si conclude a Casa del Manzoni. Le sale al primo piano diventano il palcoscenico ideale per la rappresentazione del Requiem di Giuseppe Verdi, trascritto per harmonium e pianoforte in una versione “minore” coeva all’originale del 1874. Il celebre capolavoro verdiano, dedicato a Manzoni, viene in quest’occasione per la prima volta eseguito in quella che fu un tempo la casa del poeta milanese, dove gli arredi, i dipinti originali, e la documentazione storica riportano al clima della seconda metà del XIX secolo, quando si sono consumate le giornate dell’insurrezione di Milano, che hanno personalmente coinvolto la famiglia Manzoni. Il celebre Requiem verdiano viene proposto nella versione, recentemente riscoperta e riportata alla luce, trascritta dal parigino Alfred Lebeau a cura dell’editore Ricordi nel 1874. La monumentale opera viene, con una magistrale opera di trascrizione, condensata sulle tastiere dei due strumenti, pianoforte e harmonium (o organo) offrendo una sorta di versione cameristica minore in grado di conservare pienamente la dimensione del capolavoro.
Di Redazione