Alberi via Filarete salvati, la portavoce del Comitato: “Ringraziamo ancora l’assessore Cadeo, senza il quale la strada sarebbe diventata un deserto”
“Una grande soddisfazione per gli abitanti del quartiere – spiega l’assessore Maurizio Cadeo – che avevano sollevato il problema invocando un nostro intervento già nel dicembre scorso. Ho salvato gli ailanti di via Filarete e ho chiesto e ottenuto l’ampliamento dello spazio verde per consentire la realizzazione di un’area che, per quella via, costituisce un bene preziosissimo e d’ora in avanti sarà presa in carico dal Comune, ovviamente con l’onere della manutenzione”.
UN BENE COLLETTIVO PRIMARIO: IL VERDE – “È stata una battaglia ideale – prosegue l’assessore – che ha colto l’obiettivo grazie all’impegno dei residenti e alla sensibilità dimostrata da Ferrovie Nord, che aveva condiviso la necessità di salvaguardare, oltre ai propri compiti di servizio, un bene collettivo primario come il verde. L’Amministrazione, del resto, ha un fine prioritario – ha specificato Cadeo, – ascoltare e soddisfare le esigenze del cittadino. Il comitato di via Filarete ci aveva rivolto delle richieste che noi, oggi, siamo riusciti a far rispettare grazie all’accordo raggiunto”.
I CITTADINI CHIAMATI A PARTECIAPRE CON PROPOSTE ED IDEE – “La riqualificazione di questa area verde – conclude Cadeo – è un traguardo poiché risolve il problema di un margine urbano degradato e sofferente che sarà trasformato in verde urbano di qualità, anche grazie ad un innovativo progetto che prevede la partecipazione dei cittadini, chiamati a collaborare e a fare proposte. La linea politica del Comune e dell’Assessorato all’Arredo Urbano e al Verde è quella della rivalutazione e implementazione del patrimonio arboreo della città e l’impegno per via Filarete ne è un esempio”.
LA SODDISFAZIONE DELLA PORTAVOCE DEL COMITATO DI VIA FILARETE – “Il comitato di via Filarete – dichiara Paolo Cavalieri , portavoce del comitato di via Filarete – non può che ringraziare ancora l’assessore Cadeo, senza il quale la strada sarebbe diventata un deserto. È vero, abbiamo perso qualche pianta sulla cui pericolosità le Ferrovie Nord hanno, a ragion veduta, particolarmente insistito, ma abbiamo salvato il filare e la striscia di verde che il Comune si è impegnato a trasformare in un giardino curato e rigoglioso che potrà valere d’esempio per altre esperienze simili”.
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Di Redazione