Maltrattamento e uccisioni cani in Spagna, dopo le numerose proteste tante famiglie e persone hanno anche annullato vacanze e soggiorni estivi
La protesta promossa da AIDAA (Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente) e sostenuta da diverse associazioni animaliste si sta allargando e, man mano che la notizia si diffonde, aumentano sempre più le proteste e la richiesta al governo spagnolo di mettersi in regola con le normative europee.
Sono oramai migliaia le email che, da ogni parte d’Italia e dal resto d’Europa, stanno giungendo in questi giorni all’ambasciata di Spagna a Roma, per protestare contro il massacro di 30.000 cani uccisi ogni anno nelle “Perreras”, i canili comunali spagnoli.
Secondo il barbaro uso del luogo, infatti, i cani randagi catturati per strada dopo dieci giorni di permanenza nei canili vengono uccisi in maniera assolutamente brutale, e per questo si chiede l’immediata sospensione delle esecuzioni.
La protesta sta assumendo anche un contorno economicamente importante, infatti, dalle email raccolte da AIDAA (a disposizione di chiunque le volesse verificare e leggere) sono oramai oltre 3.000 le persone e le relative famiglie che hanno deciso di non recarsi più in vacanza in Spagna per questa stagione estiva, fino a quando non si smetterà di uccidere i cani in maniera indiscriminata.
“Il nostro obbiettivo è quello di arrivare a diecimila disdette entro la fine dell’estate”, ci dice Lorenzo Croce, presidente AIDAA. “Allo stesso tempo vogliamo far arrivare ogni giorno un notevole numero di email all’ambasciata di Spagna a Roma, per chiedere che si ponga fine a questo massacro.
“Dall’ambasciata per il momento tutto tace,” aggiunge Croce “ma non si illudano, renderemo pubbliche le email ricevute in una conferenza stampa prevista a Roma per il mese di settembre, quando AIDAA presenterà anche il progetto di adozione internazionale dei cani prigionieri nei canili spagnoli, per salvarli dal macello.
“Il progetto, realizzato da Claudia Conte,” conclude il presidente AIDAA, “prevede anche un intervento concreto allo scopo di comperare un furgone attrezzato per poter trasportare i cani salvati dalla Spagna verso le loro nuove famiglie italiane, impegno al quale noi di AIDAA siamo vincolati in maniera decisa e precisa”
Cronacamilano ha deciso di non pubblicare la straziante gallery degli orrori con le immagini dei cani uccisi e torturati, per evitare di innescare meccanismi di curiosità morbosa o di deleteria emulazione.
Rimanere indifferenti è un crimine. Difendere i più deboli è un dovere.
Leggi anche:
Vivisezione e manipolazioni genetiche degli animali, tutti al corteo “Fermiamo Harlan”
Via Torino: La strage degli Innocenti