Medico Ieo Milano indagato per operazioni non necessarie e dannose, inchiesta sul primario di chirurgia toracica della struttura
A pochi giorni dall’accusa che vedrebbe l’ex primario di chirurgia toracica Pier Paolo Brega Massone responsabile di 4 omicidi oltre che delle centinaia di operazioni subìte dai pazienti della Clinica Santa Rita, un nuovo caso agghiacciante è scoppiato allo Ieo, l’Istituto Europeo dei Tumori fondato da Umberto Veronesi, fiore all’occhiello per le cure oncologiche.
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LE DENUNCE E LE ACCUSE – La Procura di Milano ha infatti aperto un fascicolo iscrivendo nel registro degli indagati il primario di chirurgia toracica della struttura con l’accusa di lesioni aggravate.
- Nei suoi confronti due denunce sporte da un paziente e dai familiari di una paziente ora deceduta, entrambi sottoposti ad interventi di resezione polmonare (cioè asportazione del polmone) che sarebbero stati, in base a riscontri post-operatori, non solo inutili ma anche e soprattutto dannosi per i pazienti.
- Secondo le denunce, inoltre, gli interventi erano stati prospettati come estremamente urgenti e, per questo, erano stati sostenuti a pagamento con una spesa di oltre 40mila euro.
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IL FASCICOLO DEL PM – Il caso è affidato al PM Maurizio Ascione, che in base alle indagini dovrà appurare la veridicità o meno dei fatti denunciati: focus della questione è il danno subìto dai pazienti a causa delle operazioni non necessarie.
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GLI ALTRI CASI SOSPETTI – Intanto, mentre proseguono le attività investigative, sembrerebbero emergere altri casi di operazioni non necessarie e dannose chiaramente consigliate dal medico.
- Da quanto emerso infatti, sembrerebbe che il medico abbia sostenuto la necessità di un intervento al quale sottoporre un signore di 70 anni nonostante la Tac e la Pet avessero accertato l’inesistenza delle metastasi indicate dal medico.
- Nel secondo caso, invece, che vede protagonista una signora di 60 anni, l’operazione sarebbe avvenuta nonostante pareri assolutamente negativi di due specialisti di medicina legale.
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PRESUNZIONE DI INNOCENZA – Le indagini intanto proseguono nella massima cautela: per ora tutto è ancora da verificare e il medico, fino a che non si pronuncerà una sentenza, è innocente in base al criterio vigente della presunzione d’innocenza.
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AGGIORNAMENTO del 24 novembre 2011: Il primario dello Ieo è appena stato prosciolto dall’accusa di interventi inutili su due pazienti: entrambi i procedimenti sono stati archiviati sia dai pm sia dai gip. Le perizie hanno confermato una corretta condotta clinica e deontologica, non lasciando adito ad alcun dubbio sull’innocenza del chirurgo.
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Di Redazione