Walter Tobagi, commemorazione a trent’anni dalla sua morte
“Oggi ricordiamo il sacrificio di un uomo libero e ne onoriamo il coraggio. La commemorazione di oggi deve essere un’ occasione per documentare, per ricordare, per insegnare, per testimoniare quegli anni e per fare di quel ricordo un motivo di riscatto e di consapevolezza civile”.
Così è intervenuta il Sindaco Letizia Moratti alla cerimonia commemorativa in occasione del 30° anniversario dell’assassinio di Walter Tobagi, presente anche Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera.
“In quegli anni tutto era difficile a Milano, che ha avuto una delle piazze piu’ violente e cruente, con estremismi di destra e di sinistra”, ha detto Moratti ricordando Tobagi e quanti, come lui, “sono diventati eroi nel loro impegno quotidiano. Ogni volta che ci fermiamo a riflettere -ha aggiunto- il ricordo non deve essere solo memoria del passato, ma stimolo a vivere l’esempio di questi eroi della quotidianita’, e il rispetto delle idee anche diverse dalle nostre”.
“Quella mattina avemmo la sensazione che la lotta al terrorismo fosse definitivamente perduta, ma proprio negli scritti di Walter si intuiva che la coscienza collettiva, unendosi, avrebbe potuto sconfiggere il terrorismo”, ha ricordato il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli.
“L’esempio di Walter ci ricorda l’importanza di un maggior rispetto reciproco, della tolleranza, anche verso chi non la pensa come noi, del senso di legalita’ che qualche volta si perde“, ha aggiunto De Bortoli richiamando l’importanza di una “memoria viva che si interroghi sulle domande di fondo e ci tenga uniti, facendo ognuno, nel proprio campo, il proprio dovere fino in fondo, come ha fatto Walter Tobagi”.
E proprio in proposito dell’importanza della memoria, il Sindaco ha poi ricordato che a Milano nascerà la Casa della Memoria: “Un vero e proprio centro di diffusione dell’idea di libertà che getti un ponte tra il passato e il futuro – ha spiegato Letizia Moratti -. Un luogo dove celebrare donne e uomini che hanno dato la vita e oggi ci indicano la via per sconfiggere i nemici della democrazia e per trasmettere a chi verrà dopo di noi un futuro libero e degno dell’uomo”.
“Dopo 30 anni spero che l’eredita’ del lavoro e degli ideali di mio padre sia ripresa da tutte le persone che lo vogliono fare, dai singoli e dalla collettivita’. Credo che sia quanto mai opportuno, ne ha bisogno Milano e ne ha bisogno l’Italia”, ha detto Luca Tobagi, figlio del giornalista, che ha partecipato alla commemorazione insieme alla madre Stella e alla sorella Benedetta. “Credo che questo sia il modo migliore di portare avanti il ricordo di mio padre proiettandolo verso il futuro”.