Truffa auto usate Milano, presa banda di finti medici che rifilavano assegni falsi a raffica
L’operazione è stata effettuata dalla Polizia stradale attraverso intercettazioni telefoniche, localizzazioni satellitari, acquisizioni di querele, individuazioni fotografiche e sequestri.
LA BANDA DI TRUFFATORI – Secondo quando spiegato dagli Inquirenti, una banda costituita da 15 persone operava nel Nord Italia secondo una dinamica ben precisa, basata sulla trattazione di compravendite effettuate con assegni falsi emessi da finti medici.
– Gli episodi attribuiti alla Stradale alla banda sono svariate decine, ma gli Inquirenti pensano che il numero reale sia più elevato.
LA DINAMICA DEL RAGGIRO – Il campo d’azione dei malviventi era costituito dai privati che, attraverso siti internet specializzati, pubblicavano inserti di vendita di auto proprie, usate.
– A questo punto, secondo quanto accertato dalle indagini condotte, i membri della banda prendevano contatto con gli ignari venditori, recandosi poi all’appuntamento e presentandosi come medici al fine di carpire con maggiore facilità la fiducia delle vittime.
– Per sottolineare ancora maggiormente questo aspetto, la Polizia stradale ha spiegato che, addirittura, i truffatori non esitavano a presentarsi all’appuntamento indossando ancora il camice, scegliendo appositamente per le trattative luoghi nei pressi di ospedali e strutture sanitarie.
GLI ASSEGNI FALSI – Una volta conclusa la trattativa di compravendita del veicolo, i truffatori emettevano a favore del venditore assegni circolare completamente falsi.
L’IMMISSIONE DELL’AUTO ALL’ESTERO – A questo punto, la banda ci metteva solo poche ore per occultare la vettura che, entro pochi giorni, veniva portata all’estero.
ARRESTI E SEQUESTRI – In base alle indagini condotte, il GIP ha emesso 6 ordinanze di custodia cautelare rivolte ad altrettante persone, di età compresa tra 65 e 39 anni.
– La Polizia ha inoltre spiegato che, parte delle auto oggetto della truffa, sono state recuperate.
CONTATTATECI SE SIETE STATI TRUFFATI – Le indagini sono attualmente in svolgimento; chiunque sia stato truffato dalla banda può contattare la nostra Redazione mandando una mail all’indirizzo info@cronacamilano.it
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Di Redazione