Bambini morsicati da cani, gli operatori del Tribunale degli Animali di Aidaa hanno effettuato un’indagine
La stragrande maggioranza degli incidenti e dei morsi ricevuti, durante il 2010, dai bambini, sono stati opera di cani di casa. Tali animali, in 116 casi, dopo il periodo di osservazione e quarantena obbligatoria sono tornati nelle loro famiglie, in quanto non considerati né cani “morsicatori” né aggressivi.
Per quanto riguarda invece i morsi effettuati da cani lasciati liberi dal padrone in parchi o luoghi pubblici, dove gli animali dovrebbero essere tenuti al guinzaglio, i casi riscontrati sono stati invece 22.
Nello stesso periodo del 2009, i bimbi morsi dai cani erano stati 207, e di questi ben 31 erano stati considerati gravi.
I bambini morsicati dai randagi erano stati 34, mentre quelli azzannati da cani lasciati liberi dal padrone in parchi o luoghi pubblici furono solamente 14.
Sono questi i dati che emergono dall’analisi del Tribunale degli Animali di Aidaa, Associazione in Difesa di Animali e Ambiente, condotta sui casi di bambini morsicati da cani riscontrati nei pronto soccorsi.
Da questi dati si evince chiaramente che la maggior parte di tali incidenti avviene tra le mura domestiche e quindi con il cane di casa.
Secondo quanto analizzato, spesso l’animale reagisce a un’azione considerata fastidiosa condotta dal bimbo di casa, generalmente interpretata come una provocazione o un gesto inconsulto. In tutti i casi considerati non gravi, comunque, la prognosi è stata mediamente dai 3 ai 5 giorni: il tempo necessario perché le ferite si rimarginino.
Dall’analisi condotta emerge inoltre che i cani responsabili di morsi ai bambini sono prevalentemente di taglia piccola, mentre solamente 28 casi sono stati ricondotti ad esemplari delle cosiddette “razze pericolose”.
Da segnalare infine l’aumento dei cani che, lasciati liberi nei parchi, hanno morsicato bambini, fatto che sottolinea che “il vero problema non sono gli animali ma i padroni distratti o incapaci di gestire l’animale”.
“Per questo motivo Aidaa propone il patentino obbligatorio ed un corso di educazione cinofila per chi deve adottare un cane, e invita anche una forte politica delle ‘adozioni responsabili’– dice Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa. – I cani, come gli esseri umani, hanno i loro momenti di cattivo umore, sono infastiditi da alcuni movimenti che nel loro linguaggio possono essere interpretati come aggressivi e, proprio per questo, a volte reagiscono.
“Là dove ci sono dei bambini – aggiunge Croce, – è importante non lasciare mai il cane da solo con il piccolo ma essere sempre presenti, vigili e pronti ad intervenire qualora il bambino faccia dispetti, anche inconsapevolmente, all’animale.
“Proprio per evitare che possano capitare incidenti domestici che possono avere gravi conseguenze sia per i bambini che, anche, a volte, per gli stessi cani, – conclude Croce, – occorre una reciproca conoscenza, e la massima attenzione da sviluppare anche attraverso i corsi di educazione cinofila”.
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Di Redazione