‘Ndrangheta, tra Regione Lombardia e Calabria attivata sinergia istituzionale
Il raggiungimento dell’accordo di un’intesa istituzionale tra Regione Lombardia e Calabria è stato comunicato dal presidente della Commissione per il fenomeno mafioso calabrese Salvatore Magari, il quale ha ricevuto la risposta positiva a una sua lettera di sollecitazione sulla necessita’ di trovare una convergenza dal presidente della Commissione ‘Affari istituzionali’ della Lombardia Sante Zuffada.
Zuffada ha comunicato che l’organismo ha dato avvio all’istruttoria congiunta di 5 progetti di legge che affrontano la tematica della lotta alla criminalita’ organizzata.
”Abbiamo costituito un Comitato ristretto di Consiglieri, nel quale sono rappresentate tutte le forze politiche e di cui fa parte l’Ufficio di Presidenza della Commissione, con il compito di approfondire la materia e di riunire in un unico testo organico le disposizioni dei cinque progetti di legge”, ha scritto Zuffada, il quale ha aggiunto che sono state invitate associazioni antiracket ed antiusura, associazioni in difesa della legalita’ e organizzazioni sindacali e imprenditoriali per dare il loro contributo in questa fase.
Il presidente della Commissione calabrese Salvatore Magari ricorda, con soddisfazione, che ”l’aver svolto di recente, da parte della Regione Lombardia, una seduta straordinaria sull’inquinamento mafioso nella regione piu’ produttiva del Paese e’ stato un gesto di alta responsabilita’ istituzionale, politica e anche culturale. Si e’ preso finalmente atto, dopo le diverse e specifiche richieste giudiziarie, della pericolosita’ della mafia e segnatamente della ‘ndrangheta, che non e’ un’organizzazione criminale localizzabile in Calabria ma, come spiegano i maggiori esperti di mafie, una holding criminale che agisce sui mercati internazionali”.
Per Magari ”un’azione sinergica tra le due Regioni e’ un dato di grande positivita’. In tal senso provvederemo subito ad attivare i canali di comunicazione che, in tempi rapidi, ci possano portare ad azioni che tendano a ridurre lo strapotere mafioso e, rendendo piu’ efficiente e trasparente, i meccanismi della pubblica amministrazione, a sconfiggere la malapianta criminale”.
(fonte: Adnkronos)