Tentativo di fuga e rivolta cie via Corelli, sono arrivati anche alcuni attivisti dei centri sociali
L’ennesima rivolta al Centro di identificazione ed espulsione di via Corelli (Cie) si è svolta a ridosso della mezzanotte di sabato scorso e, come sempre, è da notare il particolare orario “scelto”: mezzanotte, ovvero il delicato momento del cambio di turno degli agenti.
I gravi disordini, questa volta, sembrano essere stati originati da un tentativo di fuga messo in atto da un gruppo di nordafricani in 3 settori differenti del Cie.
Secondo quanto ricostruito, gli immigrati avrebbero infatti cercato di arrampicarsi sui tetti per scavalcare le recinzioni: il tentativo di fuga sarebbe tuttavia stato bloccato dall’intervento dei poliziotti facendo scaturire una rivolta che avrebbe coinvolto circa 50 persone e, a seguito della quale, il bilancio è di 5 immigrati trasportati in ospedale, nonché uomini contusi e medicati sul posto da entrambe le parti: agenti e clandestini.
Oltre ai contusi, gravi anche i danni subiti dalla struttura di accoglienza, tra suppellettili distrutte e porte divelte con caloriferi smontati dalle pareti.
Grazie all’intervento delle Forze dell’Ordine la situazione è tornata alla normalità poco dopo dell’una del mattino, anche se ora l’agibilità del Centro dovrà essere valutata da personale tecnico specifico.
Intanto, durante lo svolgimento della rivolta, fuori dal Cie si sono raccolti alcuni attivisti dei centri sociali, con circa una quindicina di giovani in tutto.
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