Nuovo arresto strage di via Palestro Milano, indagini serrate e mai interrotte
Non si sono mai fermate le indagini sulla strage di via Palestro: l’eccidio provocato in via Palestro il 27 luglio 1993, in cu persero la vita i Vigili del Fuoco Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno, il Vigile Urbano Alessandro Ferrari e il migrante Moussafir Driss.
Secondo quanto comunicato dalla Polizia di Stato, la Squadra Mobile di Milano ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un noto malavitoso nato 52 anni fa a Caltanissetta, già detenuto presso il carcere di Opera per associazione mafiosa e con precedenti in materia di stupefacenti ed armi.
L’ordinanza è stata emessa dal gip del Tribunale di Milano, Anna Laura Marchiondelli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, presieduta dal Procuratore Aggiunto Ilda Boccassini e dal Sostituto Procuratore Paolo Storari.
Gli Inquirenti hanno ricollegato per la prima volta, il 52enne, alla strage, a seguito di alcune dichiarazioni rilasciate da Gaspare Spatuzza, parole che avevano già portato all’arresto di diversi altri soggetti, incluso il fratello del 52enne.
Ulteriori riconferme sono state riscontrate dalle attività investigative svolte tra il 2009 e il 2011 dalla Squadra Mobile di Milano e dal Servizio Centrale Operativo su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano. Tra queste, l’esistenza di un legame stretto ed attuale tra il 52enne e una nota famiglia malavitosa, incaricata dai vertici di “cosa nostra” di organizzare le stragi del 1993/1994.
Gli Inquirenti ritengono, ora, che il 52enne avrebbe fornito supporto logistico al gruppo di persone deputate a compiere la strage.
Avrebbe inoltre prelevato Gaspare Spatuzza e Francesco Giuliano una volta giunti alla stazione di Milano, prendendo poi parte sia al furto della Fiat Uno utilizzata per la strage, sia alla collocazione e al trasporto dell’esplosivo utilizzato per far esplodere la vettura stessa.
“L’uomo – ha concluso la Polizia di Stato – è indagato per concorso in strage pluriaggravata con finalità di terrorismo e di agevolare l’attività dell’associazione mafiosa ‘cosa nostra’”.
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Di Redazione