CronacaCultura e Società

Commemorazione strage via Palestro Milano, sabato 27 luglio 2013 la messa e il raccoglimento dei cittadini

Celebrazione Via Palestro Milano-33Le 23.14 sono appena scattate e il silenzio della folla viene rotto dall’urlo lancinante delle sirene dei Vigili del fuoco, delle ambulanze e delle vetture della Polizia locale. Il cielo di via Palestro si riempie per un minuto di luci blu. La scena è surreale. Ritornano alla mente quei terribili istanti di 20 anni fa: l’inferno di fuoco, l’arrivo dei soccorsi, le urla, lo strazio, il sangue. Un accorato e lungo applauso si leva dai presenti. Commozione ed emozione sono palpabili. Qualcuno ha gli occhi lucidi, mentre i parenti delle vittime si abbandonano alle lacrime, perché il dolore per l’estremo sacrificio dei propri cari è ancora vivo. “Un giorno senza rischio non è vissuto, poiché per noi credenti la morte è vita”, aveva recitato qualche minuto prima la preghiera dei pompieri. E poi, lentamente, le sirene cominciano a spegnersi e insieme con il loro scemare giunge il rompete le righe del picchetto d’onore.

 

E’ così che sabato 27 luglio 2013, in una caldissima sera d’estate, a seguito di una messa celebrata al distaccamento dei Vigili del fuoco di via Benedetto Marcello, il Comitato promotore “Per non dimenticare” del medesimo comando ha reso omaggio, come ogni anno, alle vittime della strage di via Palestro. Il momento di raccoglimento davanti al Pac (il Padiglione d’arte contemporanea), svoltosi alla stessa ora e nel punto esatto in cui avvenne l’esplosione in quell’ormai lontano 27 luglio 1993, giungeva a conclusione di una serie di eventi organizzati dal Comune di Milano, dai Vigili del fuoco e dai Vigili urbani, volti a commemorarne il ventennale che ricorreva proprio quest’anno. Oltre a numerosi rappresentanti del personale dei vigili in servizio e ad alcuni sopravvissuti alla tragedia, erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia, l’assessore alla Sicurezza e alla coesione sociale Marco Granelli, il comandante provinciale dei Vigili del fuoco Silvano Barberi e Tullio Mastrangelo, comandante della Polizia locale. Un po’ meno partecipe, forse, la società civile che, vuoi per la calura estiva, vuoi per la coincidenza con il weekend, si è presentata all’appuntamento in maniera meno massiccia rispetto a quanto l’occasione avrebbe richiesto.

 

Lo stesso sabato, in mattinata, sempre in via Palestro 14, alla presenza del sindaco, delle massime autorità civili, dei Vigili del fuoco e Vigili urbani e del procuratore aggiunto antimafia Pier Luigi Maria dell’Osso, è stata scoperta la nuova targa commemorativa voluta dal Comune. L’epigrafe del 1994, “vittime innocenti di un vile attentato” è stata sostituita con un più perentorio “vittime di una strage mafiosa volta a ricattare lo Stato” – a riconoscimento della matrice mafiosa dell’attentato – posta a calce dei nomi delle cinque vittime: Alessandro Ferrari, Sergio Pasotto, Stefano Picerno, Carlo La Catena, Driss Moussafir.

 

“In occasione del ventesimo anniversario della loro morte, vogliamo ricordarli, vogliamo onorare la memoria delle tante vittime del terrorismo e della mafia, vogliamo stringerci attorno ai familiari”, ha dichiarato il Presidente del Senato, Pietro Grasso. Perché nessuno dimentichi mai.

S.P.

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