Furti metropolitana Milano, prese nomadi bosniache e un algerino. Ecco come agivano; Scriveteci le vostre esperienze
Non si fermano i furti nella metropolitana milanese. Di pochi giorni fa l’arresto di due giovani nomadi di nazionalità bosniaca che presso la stazione MM3 “Centrale F.S.” compivano furti aggravati, e di un uomo algerino responsabile, presso la fermata “Porta Venezia”, di furto con destrezza.
LA “BANDA DELLE BOSNIACHE” – In base a quanto spiegato dalle autorità preposte, le due nomadi hanno entrambe 25.
– Le donne farebbero parte di una banda seriale denominata “delle bosniache”, nota alle per il compimento di furti e borseggi prevalentemente in metropolitana.
LA TECNICA UTILIZZATA – La tecnica utilizzata sarebbe sempre la stessa: un espediente per distrarre la vittima designata all’uscita della stazione, mentre un complice mette a segno materialmente il furto.
SFRUTTATA ANCHE LA PRESENZA DI UN NEONATO – Secondo quanto ricostruito, per l’ultimo episodio è stata sfruttata anche la presenza di un bambino di pochi mesi che, una delle donne, incinta, teneva in braccio.
– Per questo alle borseggiatrici è stata imputata anche l’aggravante.
– Una delle due, inoltre, dovrà rispondere anche di aver dichiarato falsamente di essere in stato interessante.
L’ULTIMO TENTATIVO DI FURTO – Durante l’ultimo tentativo di furto, gli agenti hanno impedito il furto del portafoglio ai danni di una donna salvadoregna che, con la figlia, stava salendo sulle scale mobili verso l’uscita della stazione di piazza Duca D’Aosta.
– Una volta bloccate le borseggiatrici, la refurtiva è stata recuperata e consegnata alla proprietaria.
– Un complice delle due donne è comunque riuscito a fuggire ed è tutt’ora ricercato.
LA “BANDA DEGLI ALGERINI” – Gli agenti della Polizia locale hanno arrestato anche un uomo di 45 anni di nazionalità algerina, nelle vicinanze della stazione della metropolitana P.ta Venezia, per furto con destrezza.
– in base a quanto spiegato, l’uomo apparterrebbe alla banda degli “algerini”, anch’esso un gruppo di borseggiatori seriali già noti.
IL MODUS AGENDI – Anche in questo caso il “modus operandi” della banda sarebbe collaudato: un uomo tiene aperte forzatamente le porte dei vagoni della metropolitana aprendo la fuga ai complici, che compiono il furto all’interno del treno.
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Di Redazione