Indagini furto Castello Sforzesco Milano, De Corato: “Autorità avvisate dopo 4 giorni”. Il Comune: “Denuncia tempestiva”
«Il quadro che sta emergendo dopo il clamoroso furto di tre tele del ‘400 all’interno della Pinacoteca del Castello Sforzesco è davvero poco rassicurante. Secondo le prime indagini, ci sarebbero quattro giorni di blackout tra la sparizione delle preziose opere e la successiva denuncia alle forze dell’ordine».
DE CORATO: «DAL COMUNE SOLO COMUNICATI DI MANIERA» – Riccardo De Corato, vicepresidente del Consiglio comunale e capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, proprio non riesce a digerire il furto delle tre tavole lignee di epoca rinascimentale, avvenuto una settimana fa all’interno della Pinacoteca del Castello Sforzesco, nella Sala ducale.
– Un furto che, a suo dire, «ha dell’incredibile», frutto di «una gestione indecente della sicurezza». E che secondo i primi accertamenti di inquirenti e investigatori, sarebbe stato denunciato formalmente alle autorità con il colpevole ritardo di ben quattro giorni.
– «Palazzo Marino valuti sin d’ora provvedimenti contro la cooperativa che gestisce la vigilanza all’interno del Castello Sforzesco – fa sapere De Corato – in particolare la risoluzione immediata del contratto. Clamoroso è il furto, a una manciata di mesi da Expo 2015 (il Castello Sforzesco è tra i simboli per antonomasia di Milano) e clamoroso è il silenzio del Comune, che sin qui si è affidato solo a comunicati di maniera».
– E su quest’ultimo punto, De Corato ha annunciato che in occasione del prossimo Consiglio comunale, al rientro dalla pausa estiva, chiederà al sindaco Pisapia e all’assessore Granelli «una dettagliata relazione sull’accaduto. Tutti hanno il diritto di sapere cosa è realmente accaduto. Così come chiederò spiegazioni sul fatto che delle otto telecamere installate ne funzionassero solo due».
LA REPLICA DEL COMUNE – Ma la risposta del Comune – soprattutto riguardo la questione sul presunto ritardo della denuncia del furto alle forze dell’ordine – non si è fatta di certo attendere.
– «La denuncia da parte del conservatore della Pinacoteca Laura Basso è stata presentata alle forze dell’ordine già nella giornata di sabato 23 agosto ed è poi stata formalizzata lunedì 25», precisa in una nota Palazzo Marino.
– «Lo stesso sabato 23 infatti – si legge nel comunicato – a seguito della denuncia interveniva sia una pattuglia della Polizia di Stato che una squadra della Polizia Scientifica per i rilievi del caso». «Le telecamere – inoltre – presenti nella sala 17 in cui erano esposte le tavole, sono quattro: solo una non funziona, mentre un’altra ha una visualizzazione non perfetta ma comunque sufficiente per consentire le indagini da parte degli inquirenti».
– L’indagine interna per accertare i fatti e le eventuali responsabilità, ha precisato l’Amministrazione, continua. Intanto, la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di reato di furto aggravato.
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S.P.