Cronaca

Chiusura corso Buenos Aires Milano, il No dei commercianti: “Era stato escluso, recherebbe danni”

STOPNon è la prima volta che i commercianti, non da ultimo quelli di corso Buenos Aires, esprimono forte disaccordo con i provvedimenti della giunta arancione. L’ultima questione è legata, niente meno, ad Expo: chiudere tutto corso Buenos Aires al traffico, tutte le domeniche del semestre Expo. E i commercianti, ancora, dicono no.

 

LA PROPOSTA DEL PRESIDENTE DI ZONA 3, DA PRESENTARE IN COMUNE – L’iniziativa è stata annunciata dal presidente di Zona 3 Renato Sacristani e dall’ad di Corsorzio Buenos Aires, Domenico Zimbalatti.

– La delibera verrà presentata a gennaio dal consiglio di Zona 3, che chiederà formalmente a palazzo Marino la chiusura “strutturale” del corso alla domenica, da maggio alla fine di ottobre del 2015, durante tutto il periodo dell’esposizione universale.

– “Già da tempo il consiglio di Zona ha manifestato la sua volontà sulle chiusure domenicali. Avevamo pensato – ha spiegato Sacristani – a una chiusura al mese, e fino ad ora ne abbiamo realizzate diverse, in occasione di vari eventi. Per Expo vorremmo che la chiusura domenicale diventasse strutturale, a prescindere dalla organizzazione di eventi, ovvero anche per il semplice passeggio. Lo chiederemo formalmente al Comune a gennaio con una delibera del consiglio di Zona. Il Consorzio Buenos Aires sta lavorando a un programma importante di eventi, ma il corso potrà in questo modo essere a disposizione per tutti quei piccoli eventi per ‘Expo in città, che avranno bisogno di una collocazione”.

 

IL NO DEI COMMERCIANTI – Non si sono tirati indietro, invece, i commercianti, il cui presidente di Ascobaires, Gabriel Meghnagi, ha comunicato: “Non se ne parla neanche».

«I patti sono chiari e vanno rispettati – ha spiegato Meghnagi – quando è stato costituito il Duc Distretto urbano del commercio di corso Buenos Aires si è escluso categoricamente una soluzione così invasiva. La chiusura permanente, ogni domenica, di corso Buenos Aires, oltre a creare seri problemi generali di viabilità, non avrebbe alcun senso, danneggiando soltanto le attività commerciali. Su corso Buenos Aires occorrono pochi e ben coordinati eventi capace di creare attrattività”. La chiusura strutturale del corso, «è ben lungi dal valorizzarlo – ha concluso la propria replica il presidente di Ascobaires –, è un’idea di Sacristani che respingiamo al mittente».

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Di Redazione

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