Truffa carte di credito clonate Milano, dal bancomat al pos, sottratti 20 mila euro
E’ successo alla periferia di Milano; protagonisti della vicenda un uomo rumeno di 31 anni e un ristoratore italiano di 48.
LA NASCITA DELL’INDAGINE – L’indagine era nata lo scorso marzo.
– In tale data un cittadino si era recato ad uno sportello bancomat per prelevare del danaro, ritrovandosi invece “in mano” ben altro: il dispositivo skimmer (vale a dire la struttura con fessura dove avrebbe dovuto inserire la propria card).
– Subito segnalato l’accaduto in filiale, la banca si è immediatamente rivolta alla Polizia postale, che ha dato inizio all’inchiesta.
I DUE PRESUNTI ARTEFICI DELL’INGANNO – Dopo 4 mesi di indagini approfondite, gli investigatori sono riusciti a dipanare la matassa, ritracciando i due protagonisti della faccenda: un uomo rumeno di 31 anni, e un 48enne italiano.
– In base a quanto emerso, i due avevano architettato un giro che iniziava allo sportello bancomat, dove il 31enne clonava le carte di credito, e proseguiva in un ristorante della periferia cittadina, del quale il 48enne era il titolare.
IL MODUS OPERANDI – La fattispecie operativa ha subito trovato riscontro dalla scoperta degli impiegati dell’istituto di credito, che hanno verificato che l’intera postazione era stata manomessa, con la sostituzione della plafoniera su cui si digitano i codici, e dello skimmer.
Una volta ottenuti i pin, sarebbe stato il complice a “strisciare” poi le carte nel pos del proprio esercizio, riuscendo così a operare le sottrazioni del denaro.
LA COLLABORAZIONE TRA BANCA E POLIZIA POSTALE – Gli investigatori sono risaliti ai due indagati monitorando l’utilizzo delle carte di credito clonate tramite una lista fornita loro dalla banca, che ha la possibilità di identificare giornalmente tutte le carte strisciate presso il proprio sportello.
– Sono così risaliti al pos del ristorante dove, in base a quanto verificato, gli stessi codici venivano attivati dalla mezzanotte in poi, quando l’esercizio era prossimo alla chiusura.
– I movimenti registrati hanno infatti evidenziato come, ogni notte, venissero “strisciate” tra 30 a 40 carte diverse, mentre la banca allertava in tempo reale la Polizia, che nel frattempo aveva organizzato un servizio di appostamento presso il negozio.
ARRESTI E DENUNCE – Lo scorso venerdì, il 31enne è stato arrestato con le accuse di intercettazione illecita di comunicazioni informatiche e fabbricazione, possesso, utilizzo in frode di carte di credito clonate;
– Il 48enne, invece, è stato indagato a piede libero per autoriciclaggio.
– Il Giudice per le indagini preliminari, inoltre, ha dato mandato per eseguire il sequestro preventivo di 20mila euro a carico del ristoratore, contro cui la banca, che nel frattempo avrà risarcito i clienti derubati, potrà rivalersi al termine del processo.
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Di Redazione