Fabbrica tessile clandestina Busto Arsizio, operai cinesi tra pareti di cartone e senza finestre
Il blitz è avvenuto a Busto Arsizio (VA), presso una fabbrica clandestina.
La scoperta è stata fatta dall’Ispettorato del lavoro di Varese, in seguito ad un controllo mirato a contrastare il lavoro nero.
Sotto gli occhi delle Autorità preposte, una vera e propria azienda tessile clandestina, dove 11 operai cinesi erano costretti a lavorare e vivere in condizioni di degrado, tra mura di cartone e senza finestre.
Degli 11 soggetti, tutti clandestini, 6 avevano al seguito figli minori, anch’essi costretti a vivere nel medesimo spazio.
Dagli accertamenti eseguiti, è risultato che la fabbrica è di proprietà di un italiano, ma gestita da un cinese. L’area è stata sequestrata.
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Di Redazione