Le indagini per il molestatore del Parco Lambro, ritenuto responsabile dalla Polizia di Stati di aver aggredito sette donne runnner, potrebbero essere arrivate a una svolta: mercoledì 9 marzo 2016 è stato arrestato un uomo di 44 anni, italiano, medico e padre di famiglia.
CHI HA SUBITO MOLESTIE, CONTATTI IL COMMISSARIATO – Le indagini sono state condotte dalla Polizia del commissariato “Lambrate”, coordinate dal procuratore facente funzione Pietro Forno e il pm Cristiana Roveda.
– Le Autorità hanno lanciato un appello per invitare eventuali, ulteriori vittime che non si siano ancora fatte avanti, a sporgere denuncia di quanto subito: chi ha subito molestie analoghe all’interno del parco si faccia coraggio e parli.
LE AGGRESSIONI – Le aggressioni sono state compiute tra il 26 ottobre e il 4 dicembre scorsi, di mattina o di sera.
– Secondo quanto accertato, l’aggressore ha agito con il volto coperto da un casco o un cappuccio, aggredendo e palpeggiando le vittime che facevano jogging.
– Nei casi più gravi, le donne sono riuscite a sottrarsi all’aggressore che tentava di trascinarle in mezzo ai cespugli.
– Una delle vittime è stata addirittura aggredita tre volte in giorni diversi.
L’ARRESTO – L’indagato è stato arrestato su mandato del gip Alfonsa Ferraro, con l’accusa di violenza sessuale.
LE INDAGINI – Determinante, per gli Inquirenti, è stata una donna straniera che la mattina presto dello scorso 4 dicembre, giorno dell’ ultima aggressione accertata, dopo aver sentito le urla dell’ ennesima vittima e aver visto un uomo con in testa un casco correre e salire a bordo della sua Mercedes per poi fuggire, ha avuto la prontezza di fotografare con il suo cellulare la targa dell’auto.
– L’uomo, ha spiegato la Polizia, sarebbe anche stato notato anche da un signore che stava portando a spasso il cane mentre parcheggiava un’auto di lusso ed estraeva dal bagagliaio un casco.
– il passante avrebbe notato il dettaglio in quanto “strano”, perché lo sconosciuto avrebbe poi indossato il casco e, così, avrebbe iniziato a camminare per i vialetti del parco, in modo davvero insolito.
– Poco dopo, le urla di una donna aggredita, e la corsa dello sconosciuto che, con il casco in testa, correva nuovamente verso l’auto.
– Rintracciato l’uomo grazie alla targa dell’auto, la Polizia ha poi accertato che, negli orari delle aggressioni, il cellulare dell’indagato sarebbe stato agganciato alle le del parco Lambro e dintorni.
– Al momento dell’arresto, gli agenti hanno rinvenuto nell’abitazione del medico non solo due caschi, ma anche un giaccone scuro, il tutto compatibile con le testimonianze raccolte dalle vittime.