Si è conclusa un’indagine della Polizia di Stato durata 15 mesi: decine gli arresti eseguite in numerose province nei confronti di soggetti che spacciavano droga sul darknet, vale a dire la cosiddetta “Rete Scura”, virtuale e privata, nella quale gli utenti si connettono solamente con persone di cui si fidano. E dove quindi è possibile trovare pressoché qualsiasi cosa.
Sotto copertura, gli agenti del Servizio centrale operativo e dalla squadra mobile di Lecco, coordinati dalle procure di Lecco, Bergamo e Pisa, hanno quindi monitorato le attività degli indagati da vicino, constatando che esisteva anche chi “pubblicizzava” i propri “prodotti” attraverso video nei quali la droga veniva mostrata nascosta all’interno di oggetti di uso comune, come statuine o cellulari.
Al seguito delle indagini, gli arresti e le perquisizioni sono stati condotti a partire dalle prime luci di stamattina in 25 province; i soggetti arrestati sono accusati a vario titolo di aver gestito il traffico e spaccio di droga sulla Rete.