
Sotto copertura, gli agenti del Servizio centrale operativo e dalla squadra mobile di Lecco, coordinati dalle procure di Lecco, Bergamo e Pisa, hanno quindi monitorato le attività degli indagati da vicino, constatando che esisteva anche chi “pubblicizzava” i propri “prodotti” attraverso video nei quali la droga veniva mostrata nascosta all’interno di oggetti di uso comune, come statuine o cellulari.
Al seguito delle indagini, gli arresti e le perquisizioni sono stati condotti a partire dalle prime luci di stamattina in 25 province; i soggetti arrestati sono accusati a vario titolo di aver gestito il traffico e spaccio di droga sulla Rete.