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Referendum autonomia Lombardia, le ultime dichiarazioni

Domenica 22 ottobre 2017 si vota il Referendum per l’autonomia della Lombardia; il governatore della Lombardia Roberto Maroni spera che l’adesione superi il 34%.
In merito ha parlato anche Silvio Berlusconi, in conferenza stampa da Milano: Berlusconi ha detto di voler proporre il Referendum in tutte le regioni italiane: “spostare la competenza di 11 materie dal centro alla sede giusta, quella regionale”, ha specificato Silvio Berlusconi.
“Non c’è mai stato motivo di distacco fra noi, la Lega e Fratelli d’Italia”, ha poi specificato Silvio Berlusconi.
Di seguito tutte le modalità per votare:
DATA – Si voterà il 22 ottobre 2017.
– Le urne saranno aperte domenica 22 ottobre dalle 7 alle 23.
Contemporaneamente in Veneto si svolgerà un referendum consultivo analogo a quello lombardo.
IL QUESITO – Di seguito il testo della domanda che il 22 ottobre gli elettori troveranno sulla scheda, a cui dovranno rispondere SÌ o NO:
“Volete voi che la Regione Lombardia, in considerazione della sua specialità, nel quadro dell’unità nazionale, intraprenda le iniziative istituzionali necessarie per richiedere allo Stato l’attribuzione di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con le relative risorse, ai sensi e per gli effetti di cui all’articolo 116, terzo comma, della Costituzione e con riferimento a ogni materia legislativa per cui tale procedimento sia ammesso in base all’articolo richiamato?”
AUTONOMIA REGIONALE E COSTITUZIONE – La possibilità per le Regioni di ottenere maggiori spazi d’azione rispetto alle competenze ordinarie è sancita dall’art. 116, III comma, della Costituzione, che riconosce alle Regioni a statuto ordinario la possibilità di accedere a condizioni differenziate di autonomia attraverso una procedura articolata e complessa.
– La procedura istituzionale si avvia con un’iniziativa della Regione, sentiti gli enti locali, e si conclude con una legge dello Stato approvata dalle Camere a maggioranza assoluta dei componenti, sulla base di intesa fra lo Stato e la Regione interessata.
– Sempre secondo la Costituzione, le Regioni possono assumere forme e condizioni particolari di autonomia in tutte le materie attribuite alla potestà legislativa concorrente Stato-Regioni (art. 117, comma 3) e in alcune delle specifiche materie attribuite alla potestà legislativa esclusiva dello Stato (art. 117, comma 2).
LE INIZIATIVE DELLA LOMBARDIA PER L’AUTONOMIA – Regione Lombardia è stata fra le prime Regioni a chiedere al Governo spazi di autonomia “a Costituzione invariata”, ai sensi dell’art. 116, 3° comma.
– La prima iniziativa, che risale a 10 anni fa, era orientata a verificare la capacità e potenzialità di ampliamento degli ambiti di azione regionale e di applicazione di forme di federalismo fiscale. Il 3 aprile 2007 il Consiglio regionale approvava la risoluzione n. 5 che impegnava il Presidente della Giunta regionale ad avviare il confronto con il Governo in questa direzione.
– L’iniziativa lombarda per una maggiore autonomia, dopo una lunga interruzione dovuta alle criticità incontrate nel confronto con il livello nazionale, si riattiva all’avvio della X legislatura, nel 2013, con l’elezione a Presidente della Regione di Roberto Maroni, e sfocia nel 2015 nell’approvazione di quattro Deliberazioni del Consiglio Regionale (DCR nn. 635/636/637/638 del 17 febbraio 2015).
– Tra queste, in particolare, una è espressamente finalizzata alla promozione del referendum, cioè la DCR X/638  “Indizione di referendum consultivo concernente l’iniziativa per l’attribuzione a Regione Lombardia di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”, che riportiamo in allegato.
– Nella seduta del 13 giugno 2017, quindi successivamente all’adozione del Decreto 683 di fissazione della data del Referendum, il Consiglio regionale ha approvato la Mozione n. 849 concernente le materie e le risorse oggetto della richiesta di maggior autonomia per la Lombardia.
CHI PUÒ VOTARE E COME SI VOTA – Possono partecipare al referendum consultivo tutti gli iscritti alle liste elettorali della Lombardia.
– Il voto si esprimerà scegliendo tra le opzioni SI, NO o scheda bianca.
– In questo tipo di referendum non è previsto un quorum, cioè un numero minimo di votanti affinché il referendum sia valido.

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