Nell’ambito dell’operazione “J’accuse”, coordinata e diretta dal sostituto procuratore della Repubblica di Milano Dott. David Monti, la squadra di PG della Polizia Stradale di Milano ha eseguito custodie cautelari in carcere nei confronti di n. 4 cittadini italiani, per furto e riciclaggio di auto.
Le attività, operate tramite servizi di pedinamento, analisi di filmati di impianti di video sorveglianza, analisi di tabulati telefonici, acquisizioni documentali, individuazioni fotografiche e l’ascolto di testimoni, hanno consentito di individuare i soggetti quali facenti parte di un sodalizio criminale specializzato nel furto e riciclaggio di autovetture di alta gamma (in particolare Suv Land Rover). Si è scoperto che gli arrestati, a bordo di autovetture intestate a prestanome, si aggiravano presso i parcheggi pubblici cittadini, oltreché quelli dei grandi ospedali e dei centri commerciali milanesi; se necessario, inoltre, seguivano le vittime.
Una volta individuato il veicolo da trafugare, quindi, gli arrestati si introducevano all’interno dello stesso utilizzando, oltre alle più conosciute tecniche meccaniche altre metodologie quali lì utilizzo di apparecchiature elettroniche atte a disturbare le frequenze radio dei telecomandi di chiusura (cd. jammer).
Una volta risolto il problema dell’apertura del veicolo, gli indagati, utilizzando un’idonea interfaccia da applicare alla presa diagnostica del veicolo (cd. “obd”) e/o una chiave “vergine” identica in tutto a quella originale, in pochi secondi riuscivano ad avviarne il motore e compierne il furto.
Infine, il veicolo veniva nascosto all’interno di box affittati presentandosi con nomi falsi.
I dispositivi antifurto venivano successivamente disattivati e sulle automobili venivano applicate targhe improprie per il successivo riciclaggio.