Aumento tariffe autobus, la Provincia di Milano ferma l’aumento per i mezzi pubblici su gomma
Nonostante il primo febbraio siano scattati gli aumenti sulle tariffe del trasporto pubblico locale in tutta la Lombardia, l’inattesa novità riguarda il rinvio dell’aumento previsto per i biglietti del trasporto pubblico su gomma: in poche parole, gli autobus.
LA DECISIONE – Palazzo Isimbardi ha deciso di non ritoccare al rialzo le tariffe del trasporto pubblico su gomma: la notizia è stata data per bocca diell’assesssore regionale alla Viabilità e Trasporti Giovanni De Nicola: “Abbiamo deciso di non ritoccare i prezzi malgrado la Regione Lombardia abbia tagliato del 7% i contributi al trasporto pubblico”.
AUMENTI SOLO RIMANDATI – La Provincia di Milano, quindi, non ha deciso di “non attuare i rincari” per quanto riguarda il trasporto su gomma, ma soltanto di “rimandarli alla prossima estate”, quando la maggiorazione sarà inevitabilmente più drastica.
- Si parla infatti di un ritocco del 15% anche se, così come sostenuto da de Nicola “Il rialzo sarebbe inferiore, in ogni caso, rispetto a quello preventivato dalla Regione, che aveva previsto un primo scatto del 10% a febbraio ed un altro sempre del 10% a maggio”.
- Da precisare è che la seconda fase di aumenti, quella che si dovrebbe attuare a maggio, è subordinata al raggiungimento di obiettivi di qualità dei servizi e pertanto non risulta essere totalmente certa.
LA TUTELA DELL’AMBIENTE – Una delle motivazioni a sostegno del rinvio, è il desiderio della Provincia di tutelare l’ambiente ed evitare che una maggiorazione dei costi del trasporto su gomma possa ripercuotersi in un aumento delle auto in circolazione, proprio in concomitanza della settimana in cui a Milano è stato indetto il blocco del traffico.
LO SFORZO ECONOMICO DELLA PROVINCIA – Sempre De Nicola aggiunge come il mancato rialzo delle tariffe è “uno sforzo economico” che pesa sulla Provincia, ma che risulta essere necessario per evitare di colpire maggiormente coloro i quali beneficiano di tariffe agevolate, come gli studenti, che assicura l’assessore “Tenteremo di toccare il meno possibile”.
IL DUBBIO, PARTE PRIMA – Alla conclusione di tutto ciò resta comunque un dubbio: è vero che attuare gli aumenti dalla prossima estate permette alle categorie che usufruiscono dei mezzi coinvolti solo in alcuni periodi dell’anno, come gli studenti, di poter concludere l’anno scolastico senza subire rincari su tali tariffe. In realtà, però, il cambiamento alla base sembrerebbe rimanere esiguo nel lungo periodo, poiché gli aumenti in ogni caso si faranno e, il “ritocchino” che poi non sembra così “ino”, colpirà ugualmente tutte le categorie che utilizzano abitualmente tali mezzi.
IL DUBBIO, PARTE SECONDA – In secondo luogo appare poco chiara la scelta di aggrapparsi alla tutela ambientale come motivo che ha spronato verso il rinvio degli aumenti. I ritocchi, infatti, avverrano comunque la prossima estate e da lì si protrarranno nel futuro. Ergo, non si ravvede differenza nell’eventualità che tali aumenti potrebbero ripercuotersi in un aumento delle auto in circolazione ed in una riduzione dell’uso del trasporto pubblico su gomma, ora, oppure tra qualche mese. In attesa di aggiornamenti, rimaniamo avvinti da un’indubbia perplessità.
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Matteo Torti