Lettera aperta Giuseppe Prete MGO dopo la vittoria del NO
All’indomani della vittoria referendaria, che è vittoria per gli italiani, prima di tutto, ma anche vittoria per il Comitato nazionale per il NO, e per tutti coloro che hanno lottato strenuamente accanto a me per questo risultato … dicevo all’indomani di ciò, posso dire di essere realmente soddisfatto?
Posso dire che si tratta realmente della vittoria della guerra o solo della vittoria di una battaglia?
Credo sia corretto e giusto sentire la soddisfazione per quanto abbiamo raccolto in questa partita. Sono soddisfatto e tanto, anche per l’impegno che mi è stato riconosciuto, lo sforzo e il contributo personale. Il riconoscimento a volte serve ha restituire coraggio e a ridare nuova linfa ad un’attività che non si ferma mai. È stata una bella piazza, quella referendaria, che mi ha permesso di constatare la crescita del Movimento del ho l’onore di presiedere, il MGO. Ho girato tv, radio, piazze, ho incontrato tanta gente, che mi ha permesso di avere confronti costruttivi, dibattiti interessanti anche con il Comitato del SuperNo, sfruttato peraltro da Forza Italia prevalentemente in Lombardia.
Un rammarico devo però confessarlo. La mancanza della giusta visibilità che sarebbe stata necessaria per il merito reale che ho. La politica spesso cavalca sopra alle vittorie ed ai meriti degli altri e io rischio di cadere subito del dimenticatoio. La verità va detta, però, e non per mera esaltazione personale. Questo referendum è servito per sdoganarci politicamente e vagliare la risposta degli italiani nei confronti della mia persona e delle mie idee. Ovunque sia stato ho ricevuto applausi, interruzioni per applausi, intere sale si alzavano in piedi per le congratulazioni. Ovunque sia stato ottenuto vittoria del NO ed i dati parlano chiaro.
Oggi tutto questo finisce. Torno ad essere considerato piccolo. Nessuna intervista, nessuna richiesta di dibattito. Ma io continuo e il mio obiettivo è consolidare ora le conoscenze sviluppatesi nel corso di questi due mesi, per portale a bordo della nostra barca MGO.
Di certo le preoccupazioni del dopo referendum esistono. Se ci saranno subito le nuove elezioni sono fuori dai giochi, ma sono anche preoccupato per la nuova legge elettorale che secondo le varie forze politiche vogliono far fuori i piccoli partiti. Devo continuare magari sui piccoli comuni, saltare le prossime elezioni o ritirare l’intero movimento al quarto anno di vita con tanti ringraziamenti a tutti?
Proseguire è difficile, è pesante economicamente, ho famiglia, sono indebitato, le mie casse sono asciutte, non posso ipotecare ciò che di me resterà ai miei figli., non possono fargli questo. I finanziamenti che ho richiesto al popolo a cui si rivolge la mia attività politica non bastano e non posso chiedere sforzi eccessivi. Mi sono rivolto agli italiani che nessuno considera, per dare loro una voce, quella parte di popolo che risente di più della crisi, disoccupati, famiglie disagiate, poveri di ogni specie, piccole imprese invia di estinzione o di fallimento e mi ritrovo a non avere le finanze di cui avrebbero bisogno.
La politica è troppo costosa e più si cresce maggiori sono i costi e non basta il mio successo o quello di MGO, devo fare i conti col denaro.
Si sono soddisfatto per il NO, anche per il successo conseguito personalmente in Italia e all’estero, in cui si dava per vittorioso il SI ma che anche con i miei viaggi si è convinto della necessità del NO.
Ora che fare? Tutti mi diranno di non mollare ma la realtà è che servono i soldi per continuare, servono attivisti, media. Sono illuminato da Dio, ma Lui non fa politica né posso pretendere che mi regali una vincita all’Enalotto, anche perché non gioco visto il mio odio per questi giochi. Cerco e chiedo l’aiuto di chi crede in me, chi mi ha riconosciuto meriti sul campo. Non facciamo in modo che gli applausi presi oggi vadano persi. Prego Dio per questo.
Presidente Giuseppe Prete MGO