Come è cambiata l’offerta per l’intrattenimento in Europa
In linea con il maggior tempo trascorso a casa, gli abbonamenti ai videogiochi sono destinati a crescere tre volte più velocemente rispetto ai cosiddetti servizi SVOD e alla musica in streaming nei prossimi quattro anni. Per SVOD oggi si intendono quel genere di servizi basati sulle sottoscrizioni, categoria a chi fanno capo tutte le piattaforme di streaming video come Prime Video di Amazon, Disney Plus e naturalmente Netflix, che ha avuto il merito di dare vita a questo fenomeno, perlomeno in un contesto massificato. Abbiamo quindi notato come ci sia stato un passaggio dal subscription video in direzione degli abbonamenti a giochi e videogames di ultima generazione, durante questi ultimi 24 mesi.
Le nuove piattaforme per il gioco online oggi
Sono uscite fuori nuove piattaforme che hanno visto importanti investimenti da parte di società del livello di Apple, Amazon, Microsoft e Google che opera per conto di Stadia. Tutti colossi affermati nel settore della tecnologia che hanno deciso di puntare sul concetto di cloud gaming, visto che la direzione del mercato stava portando in questa direzione. Del resto lo streaming non solo è lo strumento preferito per i Millenials appassionati di cinema e tv, ma va benissimo da circa una decade per quel che riguarda la fruizione musicale odierna.
Secondo uno studio recentemente pubblicato a carattere europeo, è emerso come su un totale di 7 milioni di abbonamenti relativi ai giochi alla fine di giugno 2021 (più del 13% rispetto a 6,2 milioni di un anno fa) e che gli abbonamenti ai servizi di videogiochi sono stati il principale veicolo di crescita (più del 30% su base annua). a 3,1 milioni a giugno 2021) con più di un giocatore su quattro (28%) più aperto all’idea di accedere ai giochi tramite abbonamenti. A livello di fatturato la previsione di bilancio è di oltre 15 miliardi di dollari entro il 2024-2025.
Il circuito del gioco a livello europeo secondo Telsyte
Telsyte ha scoperto che i giocatori europei hanno un budget medio che rivaleggia con i servizi di streaming video: circa 250 euro all’anno, suddivisi mese per mese, come è prassi con questo tipo di realtà, con i giocatori più accaniti (quelli che giocano 3 o più ore al giorno) con un budget significativamente più alto. Telsyte ritiene che la spesa per i videogiochi si sposterà sempre più sugli abbonamenti, alimentando la crescita di più abbonamenti ai videogiochi per soddisfare le esigenze di intrattenimento dei giocatori (simile a SVOD). Il numero totale di abbonamenti relativi ai giochi potrebbe più che raddoppiare fino a superare i 16 milioni entro giugno 2025, in particolare il segmento degli abbonamenti ai videogiochi in cui ha un potenziale significativo e si prevede che quasi quadruplica nello stesso periodo. Secondo la stessa ricerca, un giocatore su quattro (25%) è interessato al cloud gaming, soprattutto tra gli hardcore gamer (46%). Per hardcore gamer si intendono quei giocatori che dedicano una porzione consistente del proprio tempo libero al gioco, che come abbiamo imparato, richiede lunghe sedute che possono superare in alcuni casi anche le 3 ore e nei casi più acuti possono raggiungere 5 ore senza pause. Un fenomeno che per certi versi i sociologi hanno accostato a quello della ludopatia e del gambling, digitale e non. Il gioco d’azzardo durante questi ultimi dieci anni ha rappresentato un settore in grande crescita per il mercato italiano ed europeo.
Si è passati da un percentuale pari al 7% rispetto alla spesa per il gioco annuale, fino al 12-13% rispetto all’ultimo biennio 2019-2020. Tra le attrattive più diffuse e cliccate troviamo ad esempio le slot machines con jackpot progressivi di ultima generazione, ma anche giochi di abilità come il blackjack online e il baccarat. Assieme al gambling cresce specialmente il segmento del gioco in formato cloud, dove l’utente non ha bisogno di scaricare nulla sui propri device, ma deve essere collegato a internet per poter accedere e per giocare.
Il cloud gaming, a volte indicato come “gioco in streaming”, funziona come i servizi SVOD, in cui i giochi vengono archiviati ed eseguiti online con giocatori in grado di giocare su dispositivi diversi senza dover scaricare e installare i giochi o acquistare hardware specifico. Il cloud gaming sta prendendo piede a livello globale con i giganti della tecnologia (inclusi i cloud hyperscaler) che investono pesantemente nello sviluppo di questi servizi (ad esempio, xCloud di Microsoft, Stadia di Google e Luna di Amazon).