Attività ludico-aggregative per l’estate: i costi saranno indicati dai gestori che si aggiudicheranno il Bando
Attività ludico-aggregative per l’estate
L’Amministrazione intende rispondere alle osservazioni arrivate dall’opposizione in merito ai costi delle proposte ricreative e formative rivolte ai bambini e ai ragazzi nel periodo estivo.
Innanzitutto si precisa che per la fascia 5/14 anni non si tratta più di Centri estivi comunali. Dal 2020 infatti si è consolidata la sperimentazione introdotta durante il periodo Covid che ha visto l’avvio di una nuova formula, quella della progettazione partecipata, un modello virtuoso di collaborazione con associazioni e altre realtà del territorio che rappresentano i veri gestori del servizio, mentre l’amministrazione mette a disposizione gli spazi, le risorse e condivide l’iter amministrativo e formativo necessario alla realizzazione delle attività.
“Saranno dunque le stesse associazioni a definire la quota di partecipazione delle famiglie, in modo discrezionale, a copertura del servizio offerto, che non potrà superare il tetto massimo fissato dal bando 2024 a 130 euro, in nome dell’’autonomia decisionale di ciascuna organizzazione. Inoltre il bando prevede l’erogazione di un importo da parte dell’Amministrazione finalizzato a sostenere le spese degli educatori per ogni settimana di frequenza di bambini disabili”, spiega Maria Gabriella Fumagalli, assessore all’Educazione e formazione.
Il bando pubblicato dall’Amministrazione per l’assegnazione degli spazi scolastici rivolto a tutti gli attori interessati scadrà il prossimo 23 aprile e fino a quella data le quote non potranno considerarsi definite.
“Ancora una volta l’opposizione fa cattiva informazione. Ora si prendono a pretesto le proposte per l’estate per attaccare la Giunta politicamente. Come si fa a dire che il costo delle proposte è aumentato, quando ancora non si è chiuso il bando di assegnazione degli spazi e non sappiamo ancora quali saranno le attività che verranno proposte e di conseguenza quale sarà la quota di partecipazione delle famiglie? Lo spirito che ci ha sempre contraddistinto e con il quale continueremo a lavorare sta nella volontà di fare rete, unire le forze per il bene di tutti: bambini e loro famiglie”, ha replicato l’assessore Fumagalli.
“Il nostro impegno va nella direzione di favorire e sostenere le realtà che si attivano sul territorio con le loro proposte che devono essere il più possibile inclusive, così che possano essere rivolte anche a soggetti con disabilità, In questi anni abbiamo fatto il possibile perché potesse aumentare il supporto economico a tutte le situazioni di fragilità segnalate e su questo non ci siamo mai tirati indietro. Per questo, anche quest’anno sono stati assegnati dei fondi da destinare ai gestori finalizzati all’inserimento delle persone disabili”, conclude l’assessore al Welfare, Centralità della Persona e Famiglie Riccardo Visentin.