Il must della primavera è la borsa da viaggio. Come scegliere quella giusta?
Prima delle ferie ogni weekend diventa un’ottima scusa per lasciare la città alla volta di mini-fughe mordi e fuggi. Lentamente, quindi, ecco che inizia a brillare quella che per molti mesi sarà l’immancabile migliore amica per uomini e donne: la borsa da viaggio. Ergo, se ne siamo ancora sprovvisti oppure disponiamo solo di vecchi cimeli ereditati dai campi estivi di cugini e fratelli, il momento è quello giusto per comprarne una nuova.
PRIMO CRITERIO CHE CI DOVRA’ GUIDARE NELLA SCELTA: il peso. In particolare le donne, devono ricordare che non sempre il marito/fidanzato è la copia-carbone del Principe Azzurro, né tanto meno di Rambo. Quindi, non è assolutamente da escludere che possa non passargli nemmeno per l’anticamera del cervello (sempre ammesso che ne possieda uno), di offrirsi di portare la nostra splendida borsa super griffata che, con tanto di fibbie metalliche e gingilli decorativi, già da vuota pesa all’incirca 30 chili. Consapevoli di ciò, orientiamoci saggiamente verso i materiali superleggeri e, anche se un baule dell’Ottocento con borchie dorate è il massimo dell’eleganza, teniamo presente che la praticità è il bene più prezioso. Soprattutto in caso di vacanza disastrosa e ritorno fulmineo a casa… da sole.
SECONDO CRITERIO: il materiale di realizzazione. E’ vero, la pelle ha una marcia in più. Ma perché partecipare allo sterminio di poveri animali dal musetto tenero e morbidoso? I materiali alternativi, per fortuna, offrono splendide soluzioni in tela, nylon, cotone, canvas, ecopelle e addirittura gomma oppure plastica… E se qualcuno fosse ancora un po’ scettico, basterà vedere le collezioni presentate in passerella per la primavera-estate 2010: un piacevole eco-shock per tutti noi!
TERZO CRITERIO: la funzionalità. Ammettiamolo… una donna, partendo anche soltanto per un weekend, si ritrova sempre con la valigia tracimante di 5 paia di pantaloni, top con e senza spalline, almeno un abito da sera e i relativi sandaletti coordinati (anche se la meta è un rifugio di montagna a 3.000 metri), e magari pure una decina di tutine da fitness perché ‘in albergo potrebbe sempre esserci la Spa!’. Sintetizzando allora praticità, dinamismo ed eleganza, scegliamo linee con interni full optional suddivisi in tasche, comparti, vani porta-documenti e, per ogni evenienza, magari anche un comodo doppio fondo… perché a volte è meglio mantenere segreti certi ‘aiuti di bellezza’!
Valentina Pirovano