Ragazza picchiata e violentata Milano al terzo mese di gravidanza: era geloso
E’ bastato rientrare a casa e trovarla con abiti differenti rispetto a quelli con cui l’aveva lasciata prima di uscire. Il suo primo pensiero è volato ad una sua probabile infedeltà. Perché nella sua testa non poteva che essere andata altrimenti. Quindi, accecato dalla gelosia, il resto è stato un attimo. Prima pugni e calci, portati con inaudita violenza al corpo della compagna. Poi, la violenza, forse la più terribile di tutte: quella sessuale.
PICCHIATA E VIOLENTATA PER GELOSIA – E’ quanto accaduto negli scorsi giorni ad una ecuadoregna di 19 anni, al terzo mese di gravidanza. Il suo aggressore è lo stesso convivente e padre del futuro nascituro, un connazionale di tre anni più vecchio.
– Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il tutto sarebbe accaduto davanti all’altro figlioletto della coppia, un bimbo di appena un anno e mezzo. E proprio la presenza del piccolo – stando al racconto della giovane – l’avrebbe fatta inizialmente desistere dal recarsi al Pronto soccorso per ricevere le cure del caso.
– Solo l’indomani, a causa dei forti dolori in tutto il corpo e, soprattutto, temendo ripercussioni per la gravidanza in corso, la vittima si sarebbe convinta a recarsi presso la Clinica Mangiagalli di Milano.
LA CONFESSIONE E LA DENUNCIA – E stato al momento della visita, quando i medici hanno confermato le percosse, che la 19enne è riuscita a trovare la forza di denunciare quanto subito tra le mura domestiche.
– L’episodio, purtroppo, sarebbe solo l’ultimo di un lungo elenco. All’origine di tutto, la natura violenta e gelosa del compagno, alimentata da numerose e pressoché quotidiane sbornie.
LE INDAGINI E L’ARRESTO – In accordo con i medici della Mangiagalli, immediata è partita la denuncia all’autorità giudiziaria. Le indagini che ne sono scaturite non hanno potuto fare altro che confermare la testimonianza della giovane.
– Per lei e il suo bambino, considerata la gravità della situazione, si è reso necessario il trasferimento d’urgenza in una struttura protetta.
– Il violento ecuadoregno, invece, la mattina di mercoledì 24 aprile è stato arrestato dai Carabinieri della stazione Milano-Porta Sempione, con l’accusa di maltrattamenti familiari e violenza sessuale.
CENTRI DI SOCCORSO – Si ricorda che per tutti i casi di violenza sessuale o domestica è attivo il “Soccorso violenze sessuali e domestiche Clinica Mangiagalli”, il quale offre:
– assistenza sanitaria presso Pronto Soccorso del Policlinico 24 ore su 24 (via F. Sforza, 35);
– ascolto telefonico da parte di un’operatrice delle associazioni Telefono Donna onlus e SVS DonnAiutaDonna onlus;
– accoglienza e sostegno da parte di assistenti sociali e psicologhe;
– accompagnamento all’utilizzo dei servizi presenti sul territorio; –
– consulenza legale, penale e civile da parte dell’associazione SVS DonnAiutaDonna onlus.
INDIRIZZO E NUMERI UTILI
Clinica Mangiagalli via della Commenda 12, 20122 Milano
– Primo soccorso: tel. 02 5503 2489; 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.
– Dopo l’emergenza: tel. 02 5503 8585; fax 02 5503 2490; dalle 9.00 alle 17.00; dal lunedì al venerdì.
– email: svd@policlinico.mi.it
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S.P.