“Back To The Future”, human made festival
Trenta ragazze e ragazzi, dai 18 ai 30 anni, provenienti da diverse esperienze e città, riuniti in una Direzione Artistica Partecipata (DAP) per dare vita a un vero festival, scegliere e progettare due fitti weekend di spettacoli, talk e incontri, aperitivi e performance in un quartiere che è già da tempo luogo di sperimentazione e fucina creativa.
Torna sabato 15 e domenica 16 giugno (e poi a da venerdì 27 a domenica 29 settembre) nel quartiere Adriano e in particolare a Magnete, nuovo hub territoriale in Via Adriano 107, Back To The Future, alla sua terza edizione, festival ideato e curato da Ecate Cultura con una Direzione Artistica Partecipata under30 (composta quest’anno da ben 30 ragazze e ragazzi) e con le cittadine e i cittadini di Quartiere Adriano, dedicato ai temi e ai linguaggi artistici del contemporaneo.
BTTF Festival è un progetto di partecipazione – il primo a Milano – che si propone di creare relazioni tra diverse comunità, sperimentando l’arte come condivisione e cooperazione, con l’idea – forse utopica – di democratizzare la cultura e la programmazione, accompagnando un gruppo di partecipanti under30 lungo un percorso di formazione, con incontri, scambi, workshop assieme a professioniste e professionisti del settore per avvicinare ragazze e ragazzi alle performing arts e creare un collettivo promotore della proposta culturale per il quartiere e la città. Quest’anno il percorso si è inserito in un contesto più ampio, GeCo – Generazione Connessioni, un progetto di orientamento, formazione e opportunità lavorative, dedicato sempre a giovani tra i 18 e i 30 anni. GeCo – Generazione Connessioni è un progetto promosso da ANCI e co-finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale a valere sul Fondo per le politiche giovanili (20/21) – realizzato dal Comune di Milano Direzione Promozione Giovanile e Transizione Scuola – Lavoro in partenariato con Afol Metropolitana, Città Metropolitana, We Make, Magma, Codici, La Fabbrica di Olinda, Argot, IstMi, Teatro Linguaggicreativi e appunto Ecate Cultura.
In un mondo che ci chiama a dover eccellere in tutto ciò che facciamo – spiega la direzione artistica – giustificando qualsiasi mezzo che valorizza la singolarità, noi abbiamo scelto di ripartire da zero. Abbiamo riflettuto sulle nostre esigenze, quelle di una generazione consapevole che fa i conti con un presente irrefrenabile e un futuro incerto. A tutto ciò, rispondiamo con un progetto collettivo: un Festival a misura di esseri umani.
Fanno parte della Direzione Artistica Partecipata: Alberto Cavallaro, Alessandra Fornaro, Alice Fiorillo, Alice Galli, Anna Vasino, Camilla Galbusera, Carmen Cardamone, Chiara Mancini, Claudia Pagnoni, Claudia Russo, Corinna Scopelliti, Davide Dal Vignale, Elisabetta Moiraghi, Elisabetta Roncarolo, Emanuele Lopez, Francesca Di Felice, Frederick Monastrial, Giulia Berruti, Giulia Tartamella, Giuseppe Diaferia, Jenny Marrapese, Laura Sofia Li Zuniga, Leonardo Alberto Lutrario, Lisa Jarju, Maria Chiara Vitti, Mattia Minerva, Pavel Capone, Rebecca Argis, Rochelle Parraga, Rosy Omobono, Silvia Indellicati, Viola Cappelluti, Viola De Colombi Bosetti.
Back To The Future: tutti gli appuntamenti nel dettaglio
Il festival si aprirà sabato 15 giugno alle ore 18 con un brindisi di benvenuto a cui seguirà alle ore 20 lo spettacolo Tre liriche, regia e drammaturgia di Jacopo Neri, anche in scena con Chiara Ferrara e Dario Caccuri, produzione Eat the catfish, scelto dal Dossier Generazione Risonanze 2024 (strumento per la promozione e circuitazione di spettacoli di under 35). Lo spettacolo esplora il nesso tra amore e paura: paura del coinvolgimento, durante le prime fasi della relazione, paura della perdita mentre il rapporto si fa più stabile, paura dell’oblio della vita condivisa, quando la storia volge al termine.
Segue alle ore 22 Wannabe di Fabritia D’Intino (classe ‘86) e Federico Scettri (classe ‘85) che mette in scena la rappresentazione del corpo femminile ipersessualizzato nella cultura pop occidentale della radio, della televisione e dei videoclip. Lo spettacolo, vincitore del Premio (In)Generazione di Fondazione Fabbrica Europa e del Premio TU 35 Expanded di Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, selezionato per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore – Network Anticorpi, è una critica all’oggettivazione del corpo della donna e all’atto stesso del guardare, che rilegano la figura femminile a un ruolo e in uno spazio dell’immaginario che vogliono essere superati. Dopo lo spettacolo spazio a BTTM – Back To The Music dalle ore 22.30 con Gianella Chumpitaz aka Wiqha, un’artista multidisciplinare di origine peruviana e colombiana che vive e lavora a Milano con i suoi set intrinsecamente disinibiti e contemporanei.
La domenica si apre alle ore 10 con DANCE WELL, classe gratuita e aperta a tutte e tutti, condotta da Emanuele Enria e Alessandra Onnis, un progetto del Comune di Bassano del Grappa. Una pratica artistica di comunità che indaga attraverso il movimento e l’espressione corporea l’incontro tra generazioni. Un momento collettivo e individuale volto al benessere psico-fisico. Dance Well – Movement and Research for Parkinson nasce con l’intento di promuovere la danza in spazi museali, contesti artistici, e si rivolge principalmente, ma non esclusivamente, a persone che vivono con il Parkinson.
Si continua alle ore 12.30 con FestivaLunch, un pranzo condiviso in cui tutti possono portare qualcosa. Alle ore 15 si terrà Esercizi di immaginazione collettiva, un talk esperienziale, gratuito, condotto da Gabriele Pasqui e Federica Vittori, a cura di Ecate Cultura e della DAPU30 di BTTF, un incontro dedicato alla riflessione su alcune tematiche considerate urgenti, soprattutto dalla GenZ: l’abitare, l’eco-ansia e il fallimento. Un momento di confronto pratico per imparare ad affrontare le problematiche del presente senza lasciarsi sopraffare, per esercitare la capacità di pensarsi in maniera collettiva evitando il senso di isolamento e solitudine, per immaginarsi quali soggetti attivi della propria esistenza e del proprio futuro.
Alle ore 18.30 da non perdere un aperitivo con djset a cui seguirà alle ore 20.30 Concerto fetido su quattro zampe di e con Alice e Davide Sinigaglia, uno spettacolo prodotto da SCARTI Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione, che è già un cult, dopo il felicissimo debutto di pubblico e critica a Powered by Ref, un progetto Romaeuropa Festival 2023 nell’ambito di ANNILUCE_osservatorio di futuri possibili. Sul pavimento, una moquette elegante a quadri, le luci soffuse, una finestra che dà sul mondo. Inizia lo spettacolo. Due cani sono stati lasciati in casa. La casa non è proprio una casa. C’è una batteria, due aste e due microfoni. I cani cominciano a cantare. Il lamento diventa un concerto e la casa un palco.
Questa terza edizione di BTTF vede l’ideazione e la realizzazione di un giornale, Nota a margine, a cura di Ecate Cultura e TrovaFestival con Giulia Alonzo, autrice e giornalista, alla guida del processo di co-creazione e di redazione, e con la collaborazione di Isabella Balena, fotoreporter, e Dario Carta, antropologo e grafico, per raccontare la propria esperienza nel percorso, incontrando gli enti e le persone del territorio e valorizzando la relazione tra il Festival e il quartiere.
BTTF prosegue da venerdì 27 a domenica 29 settembre con una seconda parte costruita intorno al progetto In/Visible, realizzato da Ecate grazie al contributo EU attraverso il programma Erasmus +, in partenariato con Arte Sostenible (Spagna) e Maly Berlin (Slovacchia) e con il supporto di Carbon Literacy Project (Regno Unito) che opera sui temi della sostenibilità anche nelle performing arts e nella cultura. Gli esiti di questo progetto saranno presentati pubblicamente sabato 28 settembre durante un convegno organizzato in collaborazione con TrovaFestival.
Saranno inoltre presentati a settembre due spettacoli internazionali, sempre selezionati dalla Direzione Artistica Partecipata Under 30. Il primo è Eutopia di Trickester-p (Svizzera) che nasce dal desiderio di esplorare un diverso paradigma di “fare insieme” attraverso un approccio ludico e multisensoriale che coniuga la performance, l’installazione e il game design, per rimettere in discussione vecchi modelli biologici, ecologici e antropologici e trasformare il teatro in un grande tavolo di azione attorno a cui spettatrici e spettatori sono invitati a un’esperienza partecipativa i cui esiti, sempre differenti, siano il risultato dei loro singoli apporti peculiari. Da non perdere poi Insectum di Tereza Ondrová (Repubblica Ceca) e Silvia Gribaudi (Italia), che porta in scena il punto di vista degli insetti, attraverso immagini e suoni che vogliono riavvicinare le persone ai temi ambientali e spostare lo sguardo antropocentrico dell’esistenza.
Ph Tomas Quiroga