Si spengono i riflettori per Maurizio Mosca
Maurizio Mosca era nato a Roma il 24 giugno 1940. Nella sua carriera ha lavorato in particolare per il giornale LA NOTTE e per la Gazzetta Dello Sport, dove è stato per oltre vent’anni, facendo della passione per lo sport il suo cavallo di battaglia
Tutti ricordiamo il suo famoso “pendolino” e non ci saremo mai stancati delle bizzarre anticipazioni che chiamava “bombe”.
Il programma che lo ha incoronato come personaggio-tv è stato “L’appello del martedì”, che Mosca conduceva indossando una toga da giudice, in uno studio che ricordava l’aula di un tribunale.
Inoltre, “Zitti e Mosca”, “ Calcomani”,, “La mosca al naso” e molte altre sono le trasmissioni dove dava sfoggio della sua verve: un vero talento, a modo suo, nel campo del giornalismo sportivo.
Malato da molto tempo, aveva lavorato fino all’ultimo, pubblicando ieri mattina il suo ultimo articolo: una presa di posizione a favore di Balotelli, dopo le recenti polemiche tra il giocatore, l’Inter e Mourinho (si può leggere sul suo blog).
Il mondo dello sport lo ricorda con frasi di cordoglio.
Di Redazione