Cronaca

Ieri è stata celebrata la Festa della Liberazione, con un lungo corteo da Corso Venezia a Piazza del Duomo. Le contestazioni? Più aspre che mai

Istante della manifestazione (foto d'archivio)Che il 25 aprile si trasformi ogni anno in una Festa di Libera-contestazione, lo sappiamo oramai tutti. Quest’anno, oltre alle contestazioni “di rito” sono volati anche sputi, lanci di vino e lanci di birra 

Le cose sono andate male fin dalla partenza, prevista per le 14,45 da Corso Venezia. Tra i presenti anche Gino Strada e Matteo Dell’Aira di Emergency, Filippo Penati, Armando Cossutta, Savino Pezzotta e Bruno Tabacci di Alleanza per l’Italia. E appena arrivato il presidente della Provincia Guido Podestà, si sono levate le grida: “Vergogna, vergogna, i fascisti fuori dal 25 aprile!”.

 

Stessa cosa non appena, all’altezza di Piazza San Carlo, si è aggiunto il Sindaco Letizia Moratti: “Fascista“, “Gli eroi sono i partigiani, non i Mangano“, “La piazza non è tua!”.

 

Il corteo si è snodato fino in Piazza del Duomo, e proprio qui sono avvenute le tensioni maggiori, quando i centri sociali hanno tentato di penetrare nella piazza e sono dovute intervenire le forze dell’ordine per bloccarli. Ma non è stato sufficiente, e poco dopo è stato addirittura un camion, dotato di altoparlanti e musica a tutto volume, che ha fatto irruzione non solo nella piazza ma addirittura sotto il palco, impedendo il normale svolgimento della cerimonia.

 

E sono riprese le contestazioni, stavolta con sputi, lanci di birra e lanci di vino. Addirittura, anche i rappresentanti dei reduci dai campi di sterminio nazisti, sono stati insultati al surreale grido di “fascisti, fascisti”.

 

Ma non era ancora sufficiente, e ad essere fischiati sono stati anche un operaio della ex Eutelia ora in cassa integrazione e i componenti del servizio d’ordine della Cgil, che si sono beccati dei  “fascisti” perché cercavano di sedare gli animi.

Gli scontri, del resto, erano già iniziati prima che la manifestazione avesse iniziato a muoversi, quando il centro sociale “Il Cantiere” aveva tentato di scontrarsi con i militanti di Emergency, pacificamente schierati in testa al corteo, poiché proprio quella era la posizione che reclamava per sé il centro sociale.

Il vice Sindaco Riccardo De Corato, ha commentato amaramente: “Apprendiamo che nell’anno di grazia 2010, la sinistra si è accorta delle malefatte dei centri sociali. E chiede pure l’intervento della polizia. Alla buon’ora. Peccato che per decenni abbia risposto con un silenzio assordante di fronte a chi scorrazzava impunemente per Milano a compiere reati, occupazioni abusive, affissione di striscioni d’odio e di morte, insulti e petardi nei cortei, vandalismi e imbrattamenti”.

 

Di Redazione

 

 

 

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