Milan, è l’ora di voltare pagina
La sconfitta di venerdì sera nell’anticipo della 28ma giornata di campionato ha lasciato davvero l’amaro in bocca in casa Milan, che a tre giorni non ha ancora smaltito la rabbia per come è arrivato il gol vittoria bianconero. La squadra di Montella, dopo un primo tempo quasi tutto in sofferenza e la rete del pareggio di Bacca, sembrava controllare le scorribande della Juventus, così come accaduto quasi 3 mesi fa nella finale di Supercoppa Italiana a Doha, dove i rossoneri erano stati in grado di fermare la corazzata di Max Allegri nel corso dei 120 minuti per poi vincere ai calci di rigore.
Utilizzando un classico detto del gergo italiano, chi di calcio di rigore ferisce di calcio di rigore perisce, proprio quello che è accaduto al minuto 95 allo Juventus Stadium, dopo che Donnarumma aveva compiuto l’ennesimo miracolo della partita su Higuain salvando il risultato che avrebbe consegnato al Milan un pareggio meritato. L’azione è proseguita e il cross di Lichtsteiner è stato bloccato dal braccio di De Sciglio, proprio davanti all’arbitro addizionale che ha informato immediatamente l’arbitro per concedere il rigore. Nonostante le proteste Dybala è andato sul dischetto e diversamente da quanto successo nella finale di Supercoppa ha infilato la palla in rete permettendo così alla Juventus di portare a casa i tre punti e aggiungere un ulteriore mattoncino per la conquista del sesto titolo consecutivo.
Le proteste furibonde dei milanisti
Al termine della gara la protesta del Milan è continuata anche in maniera piuttosto furente. Addirittura Galliani è sceso in campo per lamentarsi dell’operato degli arbitri, ma è proseguita anche negli spogliatoi che a quanto si è appreso nei giorni successivi alcuni giocatori rossoneri si sono resi protagonisti di danneggiamenti negli spogliatoi dello Juventus Stadium. Insomma non proprio un comportamento esemplare, nonostante si possa pensare di aver subito un torto arbitrale. Oltre alla sconfitta, poi, c’è da segnalare che il giudice sportivo proprio in virtù delle proteste di fine gara ha deciso di fermare per un turno Carlos Bacca.
Europa lontana, ma non impossibile
La gara con la Juventus deve essere necessariamente messa in archivio. L’obiettivo dei rossoneri è ancora l’Europa che sulla carta è ancora decisamente alla portata di Bacca e compagni. Il Milan, infatti, grazie ai risultati positivi che avevano preceduto la disfatta di Torino, si era riportato sotto nella corsa all’Europa che materialmente dista solo 4 punti, il distacco nei confronti dei cugini dell’Inter che domenica hanno approfittato alla grande di una giornata no dell’Atalanta, battendo i bergamaschi con un perentorio 7-1 e scavalcandoli così in classifica. Il Milan ha un calendario che tutto sommato è dalla sua parte: nelle prossime partite, infatti, la squadra di Montella affronterà prima in casa il Genoa, poi sarà la volta delle ultime due della classifica, il Pescara in trasferta e il Palermo in casa, con la possibilità di ottenere 9 punti prima del derby che potrebbe risultare decisivo per la corsa all’Europa. Poi il Milan avrà altre due gare alla portata, l’Empoli in casa e il Crotone (probabilmente già retrocesso) in Calabria prima di attendere la Roma al San Siro nell’ultimo big match dell’anno. Si concludere il girone di ritorno con gli impegni contro Atalanta, Bologna e Cagliari. Probabilmente servirà conquistare quanti più punti possibili per riuscire a ritornare in Europa dopo anni di assenza.