Omicida vigile Milano, chi è Goico Jovanovic e com’è stato preso
E’ stato preso ieri Goico Jovanovic, il 24enne nomade di origine slava accusato arrestato ieri sera per l’omicidio di Nicolò Savarino, il vigile di quartiere travolto e ucciso da un Suv lo scorso giovedì sera in via Varè, zona Bovisa
IL RIFUGIO MOMENTANEO A KALEBIA, IN UNGHERIA – Secondo quanto ricostruito, Jovanovic era fermo da almeno una ventina di ore a Kelebia, una cittadina sul confine ungherese, in attesa di entrare in Serbia e dirigersi poi in sud America.
– Una complicazione nelle procedure di identificazione, infatti, aveva spinto le autorità ungheresi a non concedergli l’immediato via libera per oltrepassare la frontiera.
IL LAVORO FRENETICO, INTANTO, IN ITALIA – In quelle stesse ore, il gip Giuseppe Vanore, ha emesso a tempi record un mandato di arresto europeo nei confronti del giovane, dopo che ieri mattina il pm Mauro Clerici e il procuratore capo, Edmondo Bruti Liberati, che hanno entrambi coordinato direttamente le indagini, ne avevano fatta richiesta.
LE IMPONRTE DIGITALI E IL BLOCCO DO JOVANOVIC – Trasmessa la richiesta di arresto alle forze dell’ordine ungheresi, il 24enne è stato immediatamente bloccato con l’accusa di omicidio aggravato e resistenza a pubblico ufficiale: le impronte digitali raccolte in Italia combaciavano con quelle rilevate in Ungheria.
LE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE: ERA LUI ALLA GUIDA DEL SUV – Ad incastrarlo, ha spiegato il dirigente della squadra mobile, Alessandro Giuliano, che ha collaborato attivamente all’operazione insieme alla Polizia Locale, sono state anche le intercettazioni telefoniche e la testimonianza del collega che quella sera si trovava con Savarino in via Varè.
– Gli elementi raccolti dagli investigatori confermano che Jovanovic si trovava alla guida della Bmw X5 che ha ucciso il vigile.
– Gli inquirenti sottolineano tuttavia che “al momento non ci sono altri ricercati”. La presenza di un’altra persona a bordo del Suv, spiegano, “è un’ipotesi su cui ancora stiamo lavorando”.
TRA FALSE IDENTITA’ E LA FREQUENTAZIONE DI UN GRUPPO DI NOMADI SPECIALIZZATI IN TRUFFA – Resta anche da accertare l’autenticità delle generalità fornite dall’arrestato, che viaggiava da sempre con diversi alias, tra cui Reni Nicolic, 17enne francese, Goico Nicolic, 21enne tedesco, e Davide Jovanovic, 26enne nato a Palermo.
– L’arrestato, inoltre, godeva di una buona disponibilità economica e di diverse coperture anche all’estero.
-In Italia, dove ha maturato precedenti per reati contro il patrimonio, era già stato controllato diverse volte e risultava abitare, negli ultimi tempi, in un appartamento di Busto Arsizio.
– E’ nota anche la sua frequentazione con un gruppo di nomadi specializzati in truffe, anche se non risulta la sua partecipazione ai colpi messi a segno dalla banda.
OGGI L’AUTOPSIA SULLA VITTIMA, IN SETTIMANA L’ESTRADIZIONE DEL PRESUNTO OMICIDA – Mentre oggi si terrà l’autopsia sul corpo della vittima, in settimana il 24enne verrà estradato dall’Ungheria.
AGGIORNAMENTO del 16 gennaio 2012 ore 12,00: Oltre all’aggravante dell’aver commesso il fatto ai danni di un pubblico ufficiale, Jovanovic è accusato di aver commesso il reato per eseguirne o occultarne un altro.
AGGIORNAMENTO del 17 gennaio 2012 ore 10,00: In attesa che Jovanovic venga estradato dall’Ungheria, le indagini degli Inquirenti si focalizzano sul movente del barbaro omicidio e sulla rete di persone che hanno fornito documenti ed aiuti al giovane nomde per mettere in atto il suo piano di fuga. Per i dettagli, CLICCA QUI
AGGIORNAMENTO del 19 gennaio 2012 ore 8,00: Secondo la Questura e la Procura di Milano, Goico Jovanovic, alias Goico Nicolic, alias Remi Nicolic, sarebbe “almeno maggiorenne”. Il dato emergerebbe da una radiografia al polso fatta al ragazzo lo scorso 24 dicembre, a seguito di un arresto per furto. In base a ciò, il giovane nomade continuerebbe a rischiare l’ergastolo. Intanto, a data da destinarsi i funerali del vigile Niccolò Savarino, che si dovrebbero svolgere in Duomo e non in Sant’Ambrogio.
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di Redazione