Bracconieri Milano e Provincia, 3 interventi nel weekend; ecco il numero per le segnalazioni
Lo scorso weekend si è svolto, purtroppo, all’insegna di gravissimi episodi di bracconaggio fortunatamente scoperti dalla Guardie Giurate del Wwf Italia nelle province di Milano e Brescia.
PRIMO EPISODIO A MEDIGLIA, AI DANNI DI UNO SPARVIERE
- Il caso si è svolto sabato in provincia di Milano, ai danni di un esemplare di sparviere: un rapace di specie particolarmente protetta.
- Le guardie venatorie del Wwf, impegnate durante il servizio di vigilanza nel comune di Mediglia, all’interno del Parco Agricolo Sud di Milano, hanno sorpreso un cacciatore del luogo che aveva abbattuto ed incarnierato il rapace, severamente tutelato dalla Legge 157/92 in quanto elencato tra le specie particolarmente protette.
- Il pronto intervento degli agenti della Polizia Provinciale di Milano ha permesso il sequestro dell’arma e dell’animale.
- “L’episodio di oggi dimostra che il bracconaggio è un fenomeno tutt’altro che debellato anche nelle campagne milanesi” sottolinea Filippo Bamberghi, coordinatore delle guardie Wwf Milano “e necessita di una più costante attenzione da parte di tutti i soggetti addetti alla vigilanza”.
- “Utilizzo di mezzi vietati di caccia, abbattimento di specie protette e superprotette, caccia nelle oasi di protezione e nelle aree di ripopolamento e cattura, sono all’ordine del giorno e rischiano di mettere ancora più a rischio la fauna selvatica”, aggiunge Bamberghi.
- “Auspichiamo, da parte della Provincia di Milano, l’adozione di un regolamento provinciale al fine di attivare provvedimenti disciplinari destinati a tutti i trasgressori delle vigenti leggi del settore venatorio, come già fatto intelligentemente e con senso di responsabilità dalla Provincia di Bergamo. Il bracconiere così sorpreso – conclude il coordinatore delle guardie Wwf Milano –potrebbe avere una sospensione temporanea o permanente del tesserino venatorio regionale e non potrà più praticare la caccia”
SECONDO EPISODIO A MANERBIO, AI DANNI DI PICCOLI UCCELLI
- Il secondo episodio si è svolto domenica nella Provincia di Brescia. Nel comune di Manerbio le Guardie Wwf procedevano al controllo di un appostamento temporaneo per la caccia ai piccoli uccelli.
- Le guardie hanno qundi constatato l’abbattimento di 4 verdoni (specie protetta) ad opera di un giovane che, armato, occupava il capannino nonostante privo di licenza di porto fucile.
- Il ragazzo è stato pertanto denunciato dalla Polizia Provinciale, intervenuta sul posto, con l’accusa di porto abusivo e abbattimento di specie protette; denunciato anche il padre, proprietario dell’arma, per omessa custodia.
TERZO EPISODIO A CHIARI, AI DANNI DI UCCELLINI PASSERIFORMI
- Il terzo intervento si è svolto nel comune di Chiari. Qui un uomo con licenza di caccia scaduta da alcuni anni è stato sorpreso mentre cacciava dal suo autoveicolo, percorrendo a bassa andatura un strada sterrata.
- Il malviventi era intento a sparare in direzione di piccoli uccelli utilizzando un richiamo manuale atto ad attirare i passeriformi e, al momento dell’ intervento delle Guardie Wwf, ha imbracciato un sovrapposto calibro 12 carico.
- Da qui l’intervento immediato dei Carabinieri della Stazione di Castrezzato, che bloccato l’uomo hanno subito proceduto al sequestro dell’arma. In questo caso oltre al porto abusivo d’arma il bracconiere verrà denunciato anche per caccia da autoveicolo, comportamento vietato dalla legge sulla caccia.
- Ai bracconieri di Ma nerbo e Chiari è stata elevata una sanzione amministrativa di oltre mille euro a testa, per il mancato versamento delle tasse e la mancata stipula dell’assicurazione.
NUMERO PER LE SEGNALAZIONI: NON ESITATE A COMUNICARE GLI ILLECITI
- “Invitiamo a segnalare episodi di bracconaggio al numero 328-73.08.288” afferma Antonio Delle Monache, coordinatore delle Guardie Wwf Lombardia. “Molti degli interventi e dei successi operativi vengono proprio da segnalazioni di cittadini e anche di molti cacciatori esasperati per i comportamenti illeciti.”
- “La sinergia tra vigilanza volontaria e gli organi di Polizia hanno permesso negli ultimi mesi innumerevoli azioni antibracconaggio – ha concluso Delle Monache – che mirano alla tutela della fauna selvatica, patrimonio dell’intera comunità.”
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di Redazione