Manifestazione contro Harlan 3 marzo 2012 a Correzana, si chiudano gli allevamenti lager
David Broken, presidente di Harlan, la multinazionale di allevamento di animali transgenici e da laboratorio e di “servizi di vivisezione” per conto terzi attiva da 70 anni, è stato “costretto” a volare in Italia dagli Usa per dichiarare che le circa 150 scimmie che oggi già si trovano nella gabbie di Harlan Italy non verranno spedite all’azienda farmaceutica che le vuole usare in esperimenti scientifici. Allo stesso modo, gli altri 750 esemplari che la Harlan aveva già ordinato non arriverebbero più a Correzzana. Un primo risultato della mobilitazione antivivisezione è stato raggiunto.
“Ma non basta”, dichiarano Edgar Meyer e Stefano Apuzzo, presidente di Gaia Animali & Ambiente e di Amici della Terra Lombardia, confermando il presidio di sabato 3 davanti allo stabilimento di Correzzana della “Harlan Italy”.
“Vogliamo capire se alle parole seguiranno i fatti”, proseguono Meyer e Apuzzo. “E, soprattutto, ci piacerebbe sapere che fine faranno le 750 scimmie che non verranno in Italia. A chi saranno cedute? Rimarranno in Cina? Quale il loro destino?”
Le 900 scimmie in questione, infatti, erano (o sono?) destinate a diversi “clienti” della Harlan: laboratori di vivisezione, Università pubbliche e private, centri di ricerca.
“Chiederemo ai Ministri competenti e al Presidente del Consiglio per quale motivo le Università italiane, con i soldi pubblici, continuano indisturbate a svolgere esperimenti ridicoli, assurdi e inutili e se non sia il caso di vigilare sugli sprechi, sui doppioni, sulle ripetizioni e sull’inutilità di questi esperimenti”, affermano Meyer e Apuzzo che concludono “indagheremo per sapere quali sono le destinazioni finali delle scimmie”.
Per fermare le torture e la strage di macachi è confermato il presidio di sabato 3 Marzo 2012 dalle ore 11.30, in via Enrico Fermi 8 a Correzzana (MB) davanti all’allevamento Harlan Italy promosso da Gaia, Amici della Terra, Freccia 45, Lav Monza e altre associazioni ecoanimaliste.
“Non si escludono sorprese”, dichiarano ambientalisti e animalisti. Anche perché “la vivisezione, come dichiarano scienziati, medici, ricercatori, a partire dall’oncologo Umberto Veronesi, è una falsa scienza. E’ fuorviante, inutile e dannosa”. “I topi, infatti, reagiscono ai farmaci in modo diverso dai ratti. Lo steso vale per le scimmie. Alcuni farmaci risultano nocivi per gli uni ed innocui per gli altri. Noi a chi assomigliamo, ai topi o ai ratti? Che validità può avere una sperimentazione fatta su una specie diversa dalla nostra?”, chiede Cristina Donati di Gaia.
Intanto l’appuntamento è per domani, aperto a tutti per difendere i diritti di chi da solo può soltanto subire gli atti più aberranti dettati dalla crudeltà umana.
Di Redazione