Legge di Stabilità 2016, novità, numeri, spiegazioni
Con 162 voti favorevoli e 125 contrari, il Senato ha dato il via libera alla Legge di Stabilità 2016; soddisfatto il premier Matteo Renzi che, da poco atterrato a Roma da Beirut, ha detto: “Stabilità, collegato ambientale e Rai tutto in un giorno: tre partite che sembravano impossibili portate a casa nel giro di qualche ora. La produttività di questo Parlamento è impressionante e i cittadini ne vedranno le conseguenze con l’abbassamento delle tasse”.
UNA MANOVRA DA 30 MILIARDI DI EURO, NON ESENTE DA CRITICHE – Il passaggio alla Camera prima e al Senato poi ha definito le misure e i punti salienti della Legge di Stabilità 2016, una manovra finanziaria da oltre 30 miliardi di euro rispetto i 26,5 iniziali.
– Un importo certo rilevante che verrà coperto, in misura maggiore, dall’aumento dell’indebitamento netto rispetto al Pil passando da un 1,4% al 2,4%, anche se la commissione europea ha fino ad ora autorizzato l’Italia a sforare sino all’1,8%.
– Pier Carlo Padoan ha sottolineato come la Legge di Stabilità 2016 “rafforza e stimola la crescita e il lavoro e indirizza risorse importanti per i poveri, i meno abbienti e per i giovani”.
– Immediate sono arrivate le critiche dell’opposizione, tra cui Forza Italia che per voce del capogruppo al Senato Paolo Romani parla di manovra “politicamente e tecnicamente sbagliata. Politicamente sbagliata perché non affronta in maniera efficace i problemi strategici che avevamo sottoposto concretamente all’attenzione del governo – pensioni, esodati, famiglie, Sud, sicurezza – ma si limita invece ad una serie di elargizioni a fini meramente propagandistici che non avranno alcun impatto positivo sull’economia italiana. Tecnicamente sbagliata perché, come hanno certificato ampiamente anche i tecnici del Senato, sono troppe le cose non chiarite in una manovra che si caratterizza per la sua indeterminatezza e che non affronta in maniera seria né la riduzione della spesa pubblica, sottoposta all’alea più che alla certezza dei risultati, né il nodo strutturale del debito pubblico”.
INIZIAMO DALLE COPERTURE: SI PARTE AUMENTANDO IL DEFICIT – L’architrave su cui si sarebbe dovuta reggere la manovra finanziaria per il 2016 avrebbe dovuto essere una riduzione dell’indebitamento netto del 2016, ma nella realtà la Legge di Stabilità così approvata porta ad un aumento del deficit/Pil che sale dall’obiettivo del 2,2% al concreto 2,4%, nonostante la commissione europea abbia concesso all’Italia, almeno sino ad ora, una flessibilità di debito fino all’1,8%.
– I due punti decimali aggiunti dal Governo sono destinati a finanziare maggiori spese in ambito di sicurezza, cultura e periferie, utilizzando lo spazio fiscale chiesto per l’emergenza esodati e rimandando il taglio dell’Ires dal 27,5 al 24,5% previsto inizialmente per la prossima primavera.
– Ires rimandato quinto al 2017, ma nel 2016 scatterà finalmente la completa disattivazione delle clausole di salvaguardia introdotte con la Legge di Stabilità del 2014 e del 2015 per un controvalore di 16,8 miliardi e che avrebbero riguardato Iva e accise carburanti.
– L’altro intervento importante che va ad impattare sull’indebitamento è l’esenzione della Tasi sull’abitazione principale e dell’Imu sui terreni agricoli.
LA SPENDING REVIEW – C’è spazio anche per dei tagli che riguarderanno i patronati che vedranno una riduzione di 13 milioni, passando così da 48 a 35 e che si aggiungeranno alla già attuata stretta sui Caf.
– La struttura della spending review, invece, resta invariata: riduzione complessiva inferiore agli 8 miliardi di euro, con un nucleo centrale che riguarderà amministrazioni centrali e sanità.
BONUS AI POLIZIOTTI – Una delle novità più chiacchierata e discussa è quella relativa al Bonus poliziotti. Un pacchetto complessivo da quasi 1 miliardo di euro che serve per finanziare il bonus da 80 euro mensili per il personale delle Forze di polizia e delle Forze armate.
– C’è spazio anche per l’edilizia scolastica, con uno stanziamento di oltre 2,6 miliardi di euro e un fondo ad hoc di 245 milioni per sostenere interventi straordinari per la sicurezza per la cyber security e l’ammodernamento delle dotazioni strumentali e delle attrezzature di Corpi di polizia e Forze armate.
500 EURO PER LA CULTURA – Dopo il bonus ai poliziotti, la manovra finanziaria del 2016 prevede l’introduzione anche della “card cultura” che garantirà 500 euro di bonus ai diciottenni da utilizzare per attività culturali come cinema, teatri, musei, monumenti e siti archeologici.
– Ne beneficiano angli gli studenti dei Conservatori che riceveranno un bonus una – tantum da mille euro per l’acquisto di strumenti musicali.
COMPLETATA ANCHE LA RIFORMA DELLA RAI – Legge di Stabilità, ma anche Canone Rai che è stato confermato sarà inserito in bolletta dal prossimo luglio. Una misura che punta a ridurre l’evasione della tassa e una diminuzione dell’importo relativo che passerà da 113,50 a 100,00 euro.
– La norma prevede che le maggiori entrate relative alla riscossione del Canone Rai, che sarà addebitato direttamente sulle fatture emesse dalle aziende di distribuzione dell’energia elettrica, servirà per aumentare a 8 mila euro la soglia del reddito per l’esenzione del Canone Rai per gli over 75.
BANCHE E FONDO DI SOLIDARIETÀ – E sulla scorta di quanto successo pochi giorni fa ai quattro istituti falliti, nella manovra finanziaria troviamo anche l’introduzione di un Fondo di solidarietà che potrà essere attivato a favore degli obbligazionisti subordinati che hanno perso i loro risparmi.
– Tale strumento sarà alimentato dal Fondo interbancario a tutela dei depositi e avrà una dotazione non superiore ai 100 milioni di euro.
LIMITE AL CONTANTE ALZATO A 3 MILA EURO – Accolta poi la proposta di alzare il limite del contante da 999,99 euro a 2.999,99 euro. Il limite dei mille euro, però, rimane per chi esercita il servizio di rimessa di denaro con l’estero, tramite i cosiddetti Money Transfer.
CHIUDIAMO CON I BONUS EDILIZI – Anche nel 2016 i contribuenti potranno usufruire delle soglie massime di detrazione per le spese di ristrutturazione e per gli interventi sul risparmio energetico, pari al 50 e 65%.
– Prorogato anche il bonus mobili che prevede una detrazione fiscale del 50% sull’acquisto di arredi, se collegato a una ristrutturazione edilizia di abitazioni, con un tetto massimo di spesa pari a 10 mila euro.
– Prevista anche un’estensione dello stesso per le coppie under 35, svincolato dalla ristrutturazione, ma legato all’acquisto della prima casa, con un tetto che sale a 16 mila euro.
Matteo Torti
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