Cronaca

Campo rom Rogoredo, allarme per crescita insediamento

Se San Donato ha una zona chiamata “Metanopoli” perché ospita la principale sede operativa dell’Eni, “Milano rischia di aggiudicarsi il poco invidiabile primato di ospitare una nascente zingaropoli”.

 

Lo fa notare con una nota di ironia il vice-presidente del Consiglio di Zona 4 del Comune di Milano, Paolo Bassi, che insieme al collega Giorgio Tomellini, presidente della commissione Territorio di Zona 4, ha effettuato diversi sopralluoghi nel quartiere di Rogoredo proprio al confine con San Donato, dove insiste un campo rom abusivo di notevoli proporzioni.

 

L’insediamento – spiega l’esponente del Carroccio che è anche membro della segreteria provinciale della Lega Nord di Milano – si trova nell’area compresa fra lo svincolo della Tangenziale Est in direzione San Donato e, sempre in direzione San Donato, nell’area antistante il distributore Esso. I due ‘quartieri’ di baracche, come abbiamo potuto constatare di persone, appaiono di notevoli proporzioni con un gran numero di manufatti e un cospicuo andirivieni di persone.

 

“I frequentanti il campo – prosegue Bassi – sono usi percorrere via Orwell immettendosi, attraverso un cancello (lasciato spesso aperto) che delimita un’area di lavoro delle ferrovie dello Stato, in un camminamento che li porta direttamente nei pressi della pompa di benzina dalla quale raggiungono i due accampamenti. Da quel che si vede lungo l’autostrada i siti segnalati sono molti frequentati e non è raro vedere fuochi accesi con tutti i rischi che questo può causare”.

 

L’ampliamento di questi campi irregolari – osserva Bassi – sta comportando un contestuale aumento della presenza di nomadi nel periferico quartiere di Rogoredo che, purtroppo, è già soggetto ad altre forme di occupazioni abusive da parte di extracomunitari.

 

“A tal proposito – denuncia Bassi – non si può dimenticare l’occupazione abusiva della Cascina Palma, che dista solo pochi metri dalla stazione delle ferrovie e da quella della Metro. La cinquecentesca struttura, dismessa da molti anni e in attesa di riqualificazione, viene abitualmente utilizzata come dormitorio (e presumibilmente per altre attività illecite) come è facile constatare dai numerosi accessi  aperti lungo le recinzioni.

 

“Questi fatti – osserva Bassi – stanno causando notevole preoccupazione e allarme fra la popolazione residente.

 

“Quasi pleonastico – aggiunge il consigliere – il fatto che si debba intervenire” e, rendendosi conto della delicatezza della situazione, Bassi conclude spiegando di aver già scritto al comandante della Polizia locale Tullio Mastrangelo,  sottolineando che “sotto il suo comando la Polizia Locale ha fatto un grande lavoro contro gli insediamenti abusivi portando a termine interventi celeri ed efficaci”, e dicendosi sicuro che “non mancherà di dare riscontro alle segnalazioni”.

 

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Di Redazione

 

 

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