Cronaca

Arresto estorsori che tentano di taglieggiare ex falsario

Gli agenti del Commissariato Lorenteggio hanno arrestato per estorsione due italiani che si fingevano appartenenti alla criminalità organizzata. La vittima, però, non era propriamente “uno stinco di santo”: si tratta infatti di C. G., 45 anni, pregiudicato che trafficava patenti false e che, dopo essere stato minacciato, ha presentato diligentemente denuncia alla Polizia.

 

Secondo quanto raccontato agli agenti, la vittima avrebbe ricevuto minacce da alcuni uomini calabresi che gli avrebbero intimato di consegnare loro 5000 euro, poi seguiti da altre due trance del medesimo importo, se non voleva finire “ammazzato lui e la sua famiglia”.

 

Secondo quanto raccontato dalla Polizia, l’operazione è quindi scattata il giorno successivo presso un megastore di Melzo dove gli agenti, giunti all’appuntamento che C.G. aveva con gli estorsori, hanno bloccato Giancarlo Mastropasqua, 23 anni, e  Maurizio D’Anna, cognato del primo, pregiudicato, 35 anni.

 

Durante l’interrogatorio è emerso l’inaspettato motivo dell’estorsione: secondo quanto raccontato C.G. avrebbe “rovinato la reputazione” del Mastropasqua vendendogli alcune patenti false, poi nuovamente rivendite dal 23enne ad alcuni “clienti”.

 

I documenti contraffatti, però, non sarebbero stati realizzati “a regola d’arte”, al punto che fermato dalla Stradale uno degli acquirenti, gli agenti si sono accorti di avere tra le mani una patente non aoriginale, di modo che “le voci” hanno iniziato a circolare al punto che, alcuni acquirenti hanno preteso la restituzione della spesa sostenuta per ottenere la falsa patente.

 

Nella più commerciale delle pratiche “soddisfatti o rimborsati”, Mastropasqua e il cognato avrebbero quindi organizzato l’estorsione del valore complessivo di 15.000 euro nei confronti di C.G.

 

Ma anche se “il cliente ha sempre ragione”, è vero anche che “il crimine non paga” e, salvo C.G. e i suoi familiari, i due estorsori sono stati invece arrestati.

 

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Di Redazione

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